Ricreare una sala da concerto dentro un’automobile: fino a pochi anni fa era impensabile, difficile da immaginare anche lasciando libera la fantasia. L’evoluzione degli impianti audio ha infatti elevato progressivamente la qualità sonora, perfino in ambienti “ostili” come gli abitacoli delle vetture. Solo recentemente, però, alcuni costruttori hanno fatto passi avanti, cominciando fin dalla progettazione dei modelli a pensare a come ottenere al loro interno la migliore resa acustica. La Mazda è uno di questi: la casa giapponese, per mano di Koji Wakamatsu, ingegnere in capo a Hiroshima con il pallino delle note in armonia ovunque ci si trovi, sta cercando di raggiungere l'eccellenza, non solo nella riproduzione di ogni tipologia di musica, ma anche nella realizzazione di uno spazio dove perfino dialogare durante la marcia, tra chi siede dietro e davanti, può avvenire sottovoce, contando su una perfetta insonorizzazione e su uno studio accurato di risonanze e vibrazioni.
Ogni vettura ha il suo hi-fi ad hoc. Come sia stato possibile lo spiega Igor Fiorini, uno dei massimi esperti italiani di sound direction e registrazioni audio in alta definizione, che ha smontato pezzo per pezzo i sistemi audio montati su alcune vetture del costruttore, nello specifico le Suv CX-60 e CX-80, oltre ad aver effettuato diverse prove d’ascolto all’interno delle stesse per definirne le caratteristiche acustiche. Non solo Mazda fa realizzare su misura ogni componente dei suoi impianti, dai traduttori agli amplificatori con relativa alimentazione dedicata, ma questi vengono posizionati in spazi appositamente ricavati ad hoc, modulandone perfino la forma per evitare risonanze che potrebbero influenzare la resa finale. Spazi che Koji Wakamatsu studia nel dettaglio come angoli di un auditorium, in un’apposita sala d’ascolto, la Hiro Acoustic. Lì, a ogni vettura viene applicato il concetto di audio premium Harmonic Acoustics: uno dei capisaldi della visione aziendale che ha tra gli obiettivi quello di “creare la gioia di vivere attraverso la guida” anche ascoltando nel migliore dei modi, mentre si affronta il traffico, la Sinfonia n. 7 di Beethoven, un brano dei Rolling Stones o un’improvvisazione di Keith Jarrett.
Un palco davanti al guidatore. Per avere una riprova di come “suonano” le Mazda, Fiorini ha poi riprodotto a bordo dei file Audio MANS, ideati e registrati da lui stesso. “Sono uno strumento per analizzare velocemente, attraverso un approccio metodico e riproducibile, la corretta riproduzione di un impianto Hi-Fi e tarare la cifra sonora di qualsiasi ambiente o aspetto professionale legato al suono. Note e brani di pianoforte in formato master DXD ad altissima risoluzione – 352,8 kHz, 32 bit – per individuare le caratteristiche timbriche e di ricostruzione spaziale di un impianto audio”. Anche in questo caso la sorpresa è arrivata: provare per credere, stando seduti dentro un’auto di Hiroshima, Jarrett, come per magia, sembrerà far volare le sue dita sulla tastiera davanti a voi.
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