Come va. Sulle prestazioni dell'esemplare in prova da ben 328 CV di powertrain, non si discute: motore a benzina ed elettrico, insieme, spingono forte e sotto al piede destro c'è sempre la potenza che serve, quando serve. I due propulsori si scambiano anche i ruoli con una certa nonchalance. Finché si guida rispettando i limiti (compresi quelli del buonsenso), non c'è assolutamente nulla da temere dal punto di vista della sicurezza. Semmai, a mancare è un po' di sapore nel puro piacere di guida, quell'impalpabile quanto piacevole feeling comune alla gran parte delle Mazda. Le notizie che arrivano dallo sterzo non sono particolarmente dettagliate: il comando è rapido, ma non altrettanto progressivo e preciso. Aumentando l'andatura e forzando le manovre, la CX-60 s'inserisce svelta in curva, però il retrotreno fatica a trovare il giusto appoggio ed emerge una marcata tendenza sovrasterzante. L'intervento dell'Esp, che evita guai peggiori, è brusco e incostante. Le sospensioni posteriori, inoltre, s'irrigidiscono un po' quando si transita su ostacoli brevi e pronunciati e oltre i 110-120 km/h alle orecchie dei passeggeri giunge qualche fruscio di troppo. Detto questo, i lunghi viaggi scorrono con la dovuta serenità, anche grazie all'azione del mantenimento di traiettoria, che non risulta mai troppo invasivo o scoordinato negli interventi. Se si è fra quelli che non amano armeggiare con prese, wallbox e colonnine, marciando in modalità ibrida, la CX-60 percorre, in media, 12,7 km/litro, che scendono a 12,6 in autostrada. In tal caso conviene orientarsi sul sei cilindri turbodiesel mild hybrid da 200 (trazione posteriore) o 249 CV (4x4). Altrimenti, per chi non ha problemi a sfruttare appieno le batterie, va detto che si sfiorano i 60 chilometri a emissioni zero. Per quanto riguarda la frenata, infine, che nei nostri test non ha mai mostrato sintomi di affaticamento, gli spazi d'arresto sono corretti sull'asciutto, mentre si va un po' lunghi sulle superfici ad aderenza bassa e differenziata.
Pregi. Il notevole apporto del motore elettrico, unito al piglio brillante del motore termico, garantisce prestazioni vivaci. E il bello è che tutto ciò non impatta in modo significativo sull'efficienza complessiva: guidando con attenzione, si può fare affidamento su un consumo abbastanza contenuto, se si considera la mole della macchina.
Difetti. L'handling risente di una spiccata vivacità del retrotreno, che può rendere complesso il controllo quando si affrontano manovre d'emergenza. Pur non soffrendo in alcun modo la fatica, i freni non hanno messo in mostra spazi particolarmente corti sui fondi ad aderenza bassa e differenziata, dove serve equilibrio più che potenza pura.