In concomitanza con il Salone di Tokyo, la Nissan ha dimostrato sulle strade della capitale giapponese il funzionamento dei propri sistemi di guida autonoma ProPilot. Queste tecnologie, il cui debutto è pianificato per il 2020, sono state testate su una Infiniti Q50 dotata di sensori integrati nella carrozzeria che, tuttavia, appaiono essere molto meno invasivi rispetto a quelli utilizzati da varie start-up per lo sviluppo dei sistemi driverless.
39 diversi sensori. Il prototipo utilizzato per i test è dotato di dodici videocamere, dodici sonar, sei scanner laser e nove radar a onde millimetriche. Il sistema di navigazione sfrutta una mappatura ad altissima definizione, così da permettere all'intelligenza artificiale di combinare tutti i dati provenienti dai sensori per poter gestire gli incroci trafficati e altre situazioni critiche tipiche dei centri urbani. Nell'ultima evoluzione del software ProPilot il sistema è in grado di gestire situazioni di pericolo, come l'evitamento degli ostacoli, con comportamenti simili a quelli di un guidatore umano. Queste tecnologie si diffonderanno progressivamente nella gamma del costruttore nipponico e sono già disponibili, nella prima versione del ProPilot, su vetture come la nuova Leaf, la Serena, la X-Trail e la Rogue, mentre il debutto nella famiglia Qashqai è atteso per il prossimo anno.
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