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ABB
Il made in Italy a supporto della Formula E

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Con le due rocambolesche gare dell’ePrix di Roma, che hanno visto i trionfi del “solito” Mitch Evans, ben quattro le sue vittorie all’Eur, e di Jake Dennis, si è concluso domenica il weekend capitolino della Formula E, il penultimo prima della fine di questa stagione. Il colosso ABB, per il sesto campionato title sponsor della kermesse, da quest’anno fornisce anche le tecnologie di ricarica a supporto delle nuove monoposto Gen3: parliamo dei caricatori mobili Race Charger, sviluppati e prodotti in Italia nello stabilimento di San Giovanni Valdarno. Realizzato grazie a un investimento di 30 milioni dollari, il polo toscano "occupa più di 400 persone e serve tutto il mondo assemblando colonnine di ricarica ad alta potenza, quindi a corrente continua", precisa Gianluca Lilli, senior vice president ABB Electrification commercial lead Italia. "In particolare, è in grado di produrne una ogni 20 minuti. Ma questo è solo uno degli investimenti di ABB nel nostro Paese, dove oggi abbiamo 9 siti produttivi e 4.800 persone impiegate".

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Caricatore da gara. Nello specifico, i Race Charger in uso da quest’anno coniugano l’esigenza di ricarica in tempi piuttosto rapidi con quelle di compattezza e versatilità di un dispositivo inevitabilmente destinato a viaggiare per il mondo nelle varie tappe della kermesse. Questi dispositivi mobili, alti 130 cm (152 con il monitor), larghi 115 e profondi 85, offrono una potenza di carica di 160 kW e sono in grado di caricare due monoposto alla volta a una potenza di 80 kW, garantendo tempi piuttosto rapidi a fronte di accumulatori da 47 kWh su ciascuna vettura, la cui energia andrà gestita durante l’intera gara. O almeno, ciò avverrà fino a quando non sarà possibile effettuare l’Attack Charge: una sosta di 30 secondi, già prevista dai regolamenti, per una sessione di carica a 600 kW, in cui verranno recuperati fino a 4 kWh, peraltro sbloccando due sessioni di Attack Mode per il pilota.

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Più scelte per l’automobilista. Proprio in merito ai tempi di ricarica, Antono De Bellis, E-Mobility Lead manager di ABB e vicepresidente di Motus-E, invita a non considerare "la colonnina di ricarica come la stazione di rifornimento dell’auto termica". In particolare, con l’auto elettrica "ho un ventaglio di slot di tempo durante i quali posso fare la ricarica. Se considero che il tempo della macchina è, in media, quello del parcheggio, ho degli slot di tempo molto ampi in cui una batteria capace può recuperare energia anche con una ricarica molto lenta", osserva De Bellis. "Oggi un’auto non 'regge' generalmente 300 kW, ma questo accade perché, per il costruttore dell’auto, subentrano dei meccanismi di protezione della vita delle batterie". "Noi stiamo sviluppando dei megacharger (i caricatori per i camion elettrici, con potenze in megawatt, ndr) con cui, nei 30-40 minuti in cui sarà fermo in sosta, l’autista riuscirà a recuperare 300 km o quanto serve per il viaggio: l’alta potenza dipende dal mezzo e non tanto dal sistema di ricarica". Tornando alle auto, "qualche anno fa la macchina aveva poca autonomia ed era difficile trovare sistemi di ricarica di un certo tipo: adesso, francamente ti muovi senza problemi in buona parte d’Italia".

ARENA DEL FUTURO volo del 03-12-2021

La ricarica induttiva. E a proposito di viaggi con l’auto elettrica, ABB collabora con l’ente di gestione dell’autostrada Brebemi e Aleatica nello sviluppo della ricarica induttiva. In particolare, fornisce le tecnologie di alimentazione dell’ovale denominato Arena del Futuro (qui sopra), lungo 1.050 metri e collocato in un’area privata dell’A35, nelle vicinanze del casello di Chiari Ovest. L’azienda elvetico-svedese, in particolare, ha implementato il sistema Dynamic Wireless Power Transfer installando qui il Sace Infinitus, ovvero il primo interruttore con tecnologia allo stato solido certificato IEC, ideato a supporto di nuove architetture di rete a corrente continua (com’è noto, l’energia è tradizionalmente distribuita a corrente alternata). Tale interruttore è uno dei fiori all’occhiello dello stabilimento di Frosinone, tra i principali poli di ABB.

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