L’ultima tecnologia a cui sta lavorando la Toyota si chiama Direct Automatic Transmission, ed è un cambio automatico a otto rapporti talmente rapido da rivaleggiare con i migliori manuali. Ne è convinto Akio “Morizo” Toyoda, che l’ha definito un vero e proprio “game changer”, e ne è convinto anche il pilota Hiroaki Ishiura, che è sceso in pista con una GR Yaris equipaggiata con il cambio Dat.
Anticipa le mosse del pilota. Il cambio inizia a lavorare non appena si schiaccia il pedale dell’acceleratore, rispondendo “agli input ricevuti dal piede destro”, spiega Ishiura. “Si accorge quando stai frenando al limite, scala automaticamente le marce necessarie così da farsi trovare pronto per la successiva accelerata. Un automatico normale ti fa entrare in curva senza cambiare, e si accorge che serve accelerare solo quando schiacci l’acceleratore, scalando un rapporto. Una perdita di tempo enorme. Il Dat invece riesce ad anticipare quello che sta per succedere, che è poi quello che fanno normalmente i piloti”.

Niente manuale, siamo giapponesi. Nel 2020, in piena pandemia, Akio Toyoda ha ricordato ai suoi ingegneri che la maggior parte degli automobilisti non ama i cambi manuali (non si riferiva agli italiani, evidentemente). E del resto, i numeri gli danno ragione: in Giappone, solo nel 2022 sono state rilasciate 1.176.000 patenti, di cui 857.000 - oltre il 70% - per auto con cambio automatico. Nel 2019 il 98,6% delle auto vendute in Giappone montava una trasmissione automatica. Secondo Toyoda, quindi, era importante trovare il modo di “trasmettere a più persone possibili la gioia di guidare”. Detto fatto, a metà 2020 il primo concept del DAT era già in fase di collaudo.

Il giro veloce di Morizo. “Gli automatici sono più lenti dei cambi manuali. Li montiamo sulle macchine perché rendono più facile guidare”, ricorda Akio Toyoda. “Una cosa che ho imparato correndo al Super Taikyu Motegi (nel 2020), è quanto sono più lento a cambiare rispetto ai piloti professionisti: su un rettilineo perdo 0,2 secondi a cambiata. Con il DAT questa differenza si assottiglia parecchio, posso concentrarmi totalmente su frenate e accelerazioni”. Lo dice lui e lo conferma il cronometro: il giro più veloce di Morizo è stato di 2:11.953, un tempo praticamente identico a quello del pilota professionista Masahiro Sasaki, che ha staccato un 2:11.939. 14 millesimi di distacco.
Non solo per le gare. Fino a questo momento il Dat è stato utilizzato nei test e su alcune auto del team Gazoo Racing impegnate nell’All Japan Rally Championship. Lo sviluppo prosegue, e l’obiettivo di Toyota è portarlo il prima possibile sulle auto di serie. Soprattutto su quelle più potenti, come la GR Yaris 2024, al momento la candidata più probabile per il suo arrivo sul mercato.
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