Era la macchina più difficile, impegnativa, scorbutica che si potesse desiderare. Dalla quale si teneva alla larga persino una folta schiera di piloti, anche professionisti. Adesso è l'auto più facile, versatile, sicura. Ed è ancora più desiderabile. Soprattutto da chi non vuole negarsi il piacere quotidiano di viaggiare su una vettura esclusiva e speciale. Anche per sapere quanto questa Porsche "911 turbo" (equipaggiata con un "3600" biturbo da 309 kW a 6000 giri/min) valga veramente, a "Quattroruote" s'è pensato di metterle di fronte una "vecchia" gloria: la Chrysler "Viper GTS" (monta un V10 di otto litri capace di 280 kW a 5150 giri/min). Dobbiamo dirlo subito, però: di rivali, questa Porsche, ne ha poche. Qualcuna, magari, nelle competizioni, ma sulle strade non c'è storia. Anche chi non sia "porschista" di lungo corso dovrà dare atto alla Casa tedesca di aver progettato una sportiva completa, equilibrata, tutto sommato facile, anche quando se ne cerca il limite. E che, a differenza di molte colleghe, non impone eccessivi sacrifici, se non quello di tenere a freno gli entusiasmi, pena il ritiro immediato della patente. Un rischio che, comunque, non vale la pena correre: primo perché questa "911" è godibilissima anche alle andature normali; secondo perché è solo in pista che può sfoderare tutto il suo potenziale. E la "Viper"? Tutta un'altra storia.