Esempio apprezzabile di auto piccola e versatile, la Daewoo "Kalos" (disegnata dall'italiana Italdesign di Giugiaro) soddisfa soprattutto le esigenze di chi è alla ricerca di una vettura spaziosa.

La lunghezza massima è di 3,88 metri, un po' più della cugina Hyundai "Getz" e della Fiat "Punto", reginetta del segmento, ma l'abitacolo, ben dimensionato, trasmette una gradevole sensazione di ampiezza, confortata peraltro dalle misure strumentali.

I materiali utilizzati per gli interni sono di buona qualità e soltanto negli accoppiamenti delle diverse plastiche si notano alcune imprecisioni: difetto condiviso, a onor del vero, con molte concorrenti. Un po' fuori luogo, invece, le finiture in simil carbonio, riservate alla più lussuosa versione "SX", che ornano i pannelli delle porte.

Terreno d'elezione della "Kalos" sono i percorsi cittadini, dove il quattro cilindri di 1.4 litri da 61 kW-83 CV (unica motorizzazione per ora disponibile) si dimostra sufficientemente fornito di coppia tra i 1500 e i 4000 giri. All'occorrenza, però, la piccola coreana non fatica troppo ad adattarsi a percorsi extraurbani. Un po' elevati i consumi, soprattutto in rapporto alla classe d'appartenenza di quest'auto.

Buono il confort, grazie a un assetto piuttosto morbido e alla corretta imbottitura dei sedili, che contribuisce a isolare dalle vibrazioni. Unico limite, lo scarso assorbimento delle piccole sconnessioni in rapida sequenza.

La taratura "turistica" delle sospensioni si fa sentire soprattutto in curva: il coricamento della vettura è pronunciato e, nelle manovre d'emergenza, il retrotreno perde repentinamente aderenza non appena si raggiunge il limite di tenuta.

Per finire, il prezzo: per la versione in esame è allineato ai listini delle concorrenti, ma c'è anche una versione d'attacco, la "SE", che costa poco più di diecimila euro.