La Casa di Stoccarda rinnova completamente la sua piccola di lusso. Questa volta, però, la "baby benz" non è più da sola, perché nel frattempo diversi Costruttori hanno sperimentato la formula della monovolume compatta, seppur la maggior parte dei modelli abbia una connotazione assai meno prestigiosa.

I progettisti della Mercedes, attenti alle segnalazioni dei clienti e determinati nel creare una nuova vettura che si collocasse subito al vertice della categoria, hanno fatto le cose in grande. Così l'abitacolo è stato totalmente ridisegnato: migliorano le finiture ma anche l'abitabilità e l'accessibilità. Crescono anche le dimensioni, pur rimanendo compatibili con la città (la nuova "classe A" è lunga quanto una "Punto"). I motori, inediti, migliorano nella disponibilità di potenza, senza inficiare i consumi.

Per quanto riguarda il comportamento stradale, sgombriamo subito il campo da ogni dubbio: il famoso incidente che mise in imbarazzo i vertici Mercedes nel '97 è solo un lontano ricordo. La "A 200" della nostra prova sembra davvero incollata all'asfalto e la guida risulta gradevolmente pronta e dinamica. Merito della nuova sospensione posteriore, capace di coniugare al meglio le contrastanti esigenze di confort e stabilità; pure lo sterzo, servoassistito elettricamente, risulta pronto e progressivo ed è piacevolmente leggero nelle manovre. Ottimo l'impianto frenante.

Parlando del motore, va detto che il due litri a benzina è abbastanza vivace, anche se ha il difetto di farsi sentire un po' troppo nell'abitacolo. In compenso i consumi sono apprezzabili e l'autonomia più che dignitosa.

Ciò che invece rimane un po' sconcertante è il prezzo di listino, non molto dissimile da quello della precedente versione, ma davvero impegnativo in confronto a quello di altre auto dalle dimensioni analoghe: dotata di alcuni optional, la "A 200" in prova sfiorava i 28.000 euro.