La seconda generazione della XV è il primo modello venduto in Europa ad adottare la nuova piattaforma Sgp (Subaru global platform), che ha consentito di abbassare il baricentro di 5 mm e, secondo i dati della Casa, di aumentare la rigidità torsionale del 70%, incrementando del 40% l’assorbimento di energia negli impatti frontali. Le misure dell'abitacolo sono leggermente aumentate: anche in cinque si viaggia senza troppi sacrifici, almeno negli spostamenti brevi. Rispetto alla prima serie, il bagagliaio guadagna un po' di spazio sotto il piano di carico. Il nuovo sistema multimediale è compatibile con gli standard Apple Carplay e Android Auto. Per quanto riguarda i sistemi di assistenza alla guida, infine, la telecamera stereoscopica Eyesight, di serie, gestisce varie funzioni fra cui la frenata automatica di emergenza, l’avviso di superamento involontario della corsia e il cruise control adattativo.
Come va: l'inedita base meccanica ha reso la XV più omogenea e affidabile (ben calibrato anche l'Esp), anche considerando il tipo di vettura. Lo sterzo è più sincero e comunicativo del precedente, mantiene un carico regolare sul volante. Però non è del tutto lineare nella risposta. Decisamente migliorato il confort complessivo, ora la XV assorbe meglio tutti i tipi di ostacolo e risulta più silenziosa.
Pregi: la dotazione degli Adas è completa e la funzionalità buona. Ottima anche la versatilità: si rivela comoda nei viaggi su strada e autostrada, ed è anche in grado di muoversi con disinvoltura sui fondi non asfaltati.
Difetti: il boxer aspirato a benzina non spinge granché e il bagagliaio offre una capacità soltanto discreta (sono 319 i litri rilevati a cui se ne aggiungono 15 sotto il pavimento).