Le scoperte col tetto di metallo non sono più una primizia, ma la Peugeot "307 CC" segna nuovi traguardi in materia di versatilità: offre quattro posti veri e quando è chiusa non è una banale cabriolet "ben isolata", ma una vera e propria berlinetta con una fruibilità e una piacevolezza che, tra le "scoperte", non sono comuni.

A bordo, le ascendenze con le versioni tradizionali della "307" sono evidenti, ma anche ai più distratti non possono sfuggire l'accuratezza e la cura per il dettaglio: materiali di pregio che si accompagnano a un design elegante nelle sue linee generali e gustosamente raffinato in taluni particolari. Senza contare un argomento sempre spinoso sulle cabrio, ma dal quale dipende in non piccola parte la sensazione di qualità, cioè la rigidità torsionale: la "CC" affronta in scioltezza sia ostacoli singoli (la buca) sia pavimentazioni irregolari (il pavé).

L'impegno profuso per rinforzare la scocca ha però comportato un cospicuo aumento della massa totale, e così, nonostante i 180 cavalli a disposizione, alla "307 CC" si addicono soprattutto le andature turistiche, per le quali le richieste di carburante sono sempre ragionevoli. Il due litri sfodera una certa brillantezza soltanto quando si sfrutta la zona alta del contagiri, mentre, in tutte le altre situazioni, la cifra distintiva di questo motore rimane l'omogeneità di funzionamento.