Costruita sulla base della quarta serie dell’omonimo modello della Seat, la Cupra Leon Sportstourer è una station wagon dal carattere sportivo, che con il recente restyling si presenta con il nuovo frontale a muso di squalo (visto anche sul resto della gamma del marchio spagnolo) e l’inedita firma luminosa triangolare. L’abitacolo è moderno, realizzato con cura (ma con tante plastiche rigide) e dalla forte impronta sportiva, a partire dai sedili avvolgenti e dalla pedaliera in alluminio. A bordo debutta anche un nuovo schermo dell’infotainment da 12,9” con Apple CarPlay e Android Auto wireless, la strumentazione digitale da 10,25” e il climatizzatore a tre zone. Il pianale è quello della Golf, ma con il passo allungato a 269 cm offre spazio più che adeguato anche a chi siede dietro, che può contare su tanto spazio per le gambe. Il bagagliaio ha una capacità dichiarata di 620 litri, che scendono a 470 per le versioni plug-in (per la batteria sotto il pianale).

Come va. Ricca la gamma di motorizzazioni della Cupra Leon Sportstourer, con motori tutti benzina, mild hybrid e plug-in e potenze che vanno da 150 a 333 CV della più veloce VZ (la hatchback si ferma a “soli” 300 CV). Se macinate tanti chilometri c’è anche la 2.0 TDI da 150 CV. Le ibride plug-in montano il powertrain di seconda generazione del gruppo Volkswagen, con una potenza da 204 o 272 km e una batteria da 19,7 kWh, che garantisce 125 km di autonomia in modalità solamente elettrica (dato Wltp). In perfetto stile Cupra, anche la Leon Sporstourer si rivela un’auto divertente da guidare, piacevole tra le curve, grazie alla seduta bassa e uno sterzo pronto, abbinato a un assetto ben tarato (anche se un po' rigido al posteriore, che influenza il confort complessivo). Per i più esigenti sono disponibili diversi pacchetti specifici per la guida sportiva con cerchi di maggiori dimensioni e il sistema DCC per il controllo dinamico dell’assetto con sterzo progressivo. Completa la dotazione di aiuti alla guida, anche se gli Adas di livello 2 sono disponibili solo su richiesta (o sugli allestimenti superiori).

Costruita sulla base della quarta serie dell’omonimo modello della Seat, la Cupra Leon è una berlina media dal carattere sportivo, che con il recente restyling si presenta con il nuovo frontale a muso di squalo (visto anche sul resto della gamma del marchio spagnolo) e l’inedita firma luminosa triangolare. L’abitacolo è moderno, realizzato con cura (ma con tante plastiche rigide) e dalla forte impronta sportiva, a partire dai sedili avvolgenti e dalla pedaliera in alluminio. A bordo debutta anche un nuovo schermo dell’infotainment da 12,9” con Apple CarPlay e Android Auto wireless, la strumentazione digitale da 10,25” e il climatizzatore a tre zone. Il pianale è quello della Golf, ma con il passo allungato a 269 cm offre spazio più che adeguato anche a chi siede dietro, che può contare su tanto spazio per le gambe. Il bagagliaio ha una capacità, rilevata dal nostro Centro prove, di 334 litri.

Come va. Ricca la gamma di motorizzazioni della Cupra Leon, con motori tutti benzina, mild hybrid e plug-in e potenze che vanno da 150 a 300 CV della più veloce VZ (abbreviazione di “veloz”, veloce in spagnolo), con il 2.0 quattro cilindri. Se macinate tanti chilometri c’è anche la 2.0 TDI da 150 CV. Le ibride plug-in montano il powertrain di seconda generazione del gruppo Volkswagen, con una potenza da 204 o 272 km e una batteria da 19,7 kWh, che garantisce 125 km di autonomia in modalità solamente elettrica (dato Wltp). In perfetto stile Cupra, anche la Leon si rivela un’auto divertente da guidare, piacevole tra le curve, grazie alla seduta bassa e uno sterzo pronto, abbinato a un assetto ben tarato (anche se un po' rigido al posteriore, che influenza il confort complessivo). Per i più esigenti sono disponibili diversi pacchetti specifici per la guida sportiva con cerchi di maggiori dimensioni e il sistema DCC per il controllo dinamico dell’assetto con sterzo progressivo. Completa la dotazione di aiuti alla guida, anche se gli Adas di livello 2 sono disponibili solo su richiesta (o sugli allestimenti superiori).