Come va: dal punto di vista tecnico, la super-Suv di Sant'Agata è equipaggiata con la "summa" delle migliori tecnologie disponibili all'interno del gruppo Volkswagen. Dento al cofano, per esempio, c'è il quattro litri V8 biturbo, già visto su alcune Audi e sulla Bentley Bentayga. Forse non avrà l'estensione vocale o la capacità di salire di giri di un aspirato (si ferma a 6.800 giri), ma è capace di fiondare la Urus a 100 km/h con partenza da fermo, in soli 3,2 secondi, una performance sorprendente considerando le due tonnellate di massa. In termini di handling i tecnici Lamborghini hanno attinto a pieni mani nell'hi-tech di casa, per ottenere un comportamento nel solco della tradizione di Sant'Agata: dal retrotreno sterzante al controllo attivo del rollio, dal differenziale Torsen centrale al torque vectoring posteriore, ai freni carboceramici. E la Urus risponde con prestazioni pazzesche e con un grip da riferimento: impossibile farle perdere aderenza, anche quando ci si mette a giocare col setting per provare a limitare gli interventi dell'elettronica: lei va veloce sempre e comunque, nonostante uno sterzo leggermente impreciso e un'evidente tendenza ad allargare le traiettorie. Addirittura, nelle curve lente si alza la ruota interna, come conseguenza di un grip esagerato. I cambi di direzione sono straordinari, in perfetto equilibrio tra i due assi. Un bilanciamento che, sotto un certo profilo, verrebbe da considerare persino eccessivo: non sarebbe male, infatti, riuscire a uscire dalle curve con la Urus un po' più di traverso. Un dettaglio che renderebbe la guida ancora più gustosa e allevierebbe, almeno in parte, il lavoro dell'avantreno nel gestire la traiettoria. Infine, con un'eredità spirituale come quella della LM 002, è capace di avventurarsi alla grande anche in off-road. Le sospensioni ad aria sollevano il corpo vettura di diversi centimetri, fino a regalare una luce a terra di quasi 25, e al resto pensa l'elettronica. I suoi terreni d'elezione, comunque, restano lo sterrato veloce, la sabbia e tutte quelle situazioni in cui l'assetto può dire la sua. Su asfalto, infine, il V8 spinge fortissimo, è pieno di carattere e quello che gli manca, semmai, è l'allungo:
Pregi: prestazioni entusiasmanti: incurante della massa il suo V8 mette a segno tempi davvero straordinari, con una nonchalance totale. E la dinamica di marcia non è da meno: difficile assuefarsi all'idea che così tanti chili vadano così forte anche in curva.
Difetti: nel complesso, risulta più sicura che divertente. Ha efficacia da vendere, ma il piacere di guida è qualcosa di più sottile. Sotto questo profilo, dimensioni, massa e impostazioni diventano ineludibili.