La Leapmotor C10 è il secondo modello della Casa cinese (in joint venture con il gruppo Stellantis) ad arrivare in Italia. Si tratta di una Suv di segmento D, dalle dimensioni analoghe alla Tesla Model Y: è lunga 4.739 mm, larga 1.900 e alta 1.680, con un passo di 2.825 mm, che insieme al pavimento piatto offre tanto spazio per tutti, anche per chi siede dietro. Le linee sono semplici ed equilibrate, con alcuni dettagli di rilievo come le maniglie a scomparsa e il tergicristallo nascosto sotto lo spoiler posteriore. L’altezza minima da terra è di 180 mm, per concedersi qualche escursione in fuoristrada leggero. Moderno e semplice lo stile della plancia, al cui centro spicca il grande schermo dell’infotainment (14,6”), abbinato alla strumentazione digitale da 10,25” dietro il volante. Ricca la dotazione di serie, fin dall’allestimento base, che comprende cerchi da 18”, climatizzatore automatico bizona e tetto panoramico fisso con tendina ad azionamento elettrico. Oltre al frunk anteriore per i cavi di ricarica, il bagagliaio ha una capacità di 435 litri, che diventano 1.410 abbattendo gli schienali della seconda fila; volendo si possono abbassare anche gli schienali dei sedili anteriori e trasformare l’abitacolo in un “letto” da 1,8 metri di lunghezza e 1,2 di larghezza.
Come va. Questa versione Range Extender, venduta allo stesso prezzo della full electric, monta un motore elettrico da 215 CV abbinato a una batteria da 28,4 kWh, che può essere ricaricata normalmente (fino a 65 kW); in alternativa c’è un motore a benzina da 1.5 litri che funge da generatore per la batteria, così da non doversi fermare alle colonnine. In questa configurazione la casa dichiara un’autonomia complessiva di 950 km, con una media di 0,4 l/100 km. L’impostazione dell’auto resta prevalentemente turistica: silenziosa e confortevole, ha un rollio piuttosto accentuato e uno sterzo che non brilla per precisione. La dotazione di sicurezza è completa: oltre alla telecamera a 360°, di serie sulla Suv cinese la guida assistita di livello 2 e il monitoraggio dell’angolo cieco.