Pur riprendendo le linee della versione termica è un modello del tutto nuovo, arrivato nel 2023: rispetto alla serie precedente si notano superfici più pulite e proiettori posteriori dal taglio originale. Una purezza stilistica ancora più marcata all’interno, dominato dal grande schermo a Oled rotondo a centro plancia, che ha eliminato i tanti pulsanti e levette sulla console e che si rivela intuitivo e facile da utilizzare (c’è anche la connettività senza fili per Apple CarPlay e Android Auto). Il materiale dominante in abitacolo è la plastica rigida, ben camuffata dal tessuto che riveste la parte centrale della plancia e dei pannelli porta. La posizione di guida è quella che ci si aspetta da una Mini: quasi radenti al suolo, con le gambe distese e il volante quasi verticale. Pur senza abbondare, lo spazio per chi siede dietro è superiore rispetto alle versioni termiche. Risicato il bagagliaio, che offre una capacità utile di 210 litri dichiarati, che diventano 800 abbassando gli schienali della seconda fila.

Come va. Le motorizzazioni in gamma sono tre, tutte a trazione anteriore: si parte dalla E, con un’unità elettrica da 135 kW (184 CV) abbinata a una batteria da 36,6 kWh netti, per un’autonomia dichiarata di 300 km. A seguire c’è la SE con motore da 160 kW (218 CV) e una batteria di maggiori dimensioni: 49,2 kWh netti, per 400 km con una sola carica. A chiudere la gamma c’è la sportiva John Cooper Works, con motore da 190 kW (258 CV) e batteria da 49,2 kWh, per un’autonomia dichiarata di 371 km. Questa versione scatta da ferma a 100 km/h in 5,9 secondi, per raggiungere la velocità massima di 200 km/h. Sulla Mini elettrica la filosofia del “go kart feeling” è ulteriormente accentuata dal baricentro più basso, ma si viaggia comunque con un certo agio, almeno fin quando non arrivano ostacoli più marcati. L’assetto è conservativo: la Mini è stabile e sicura nelle manovre d’emergenza, cosa che penalizza un po’ le andature più sostenute. La guida assistita di livello 2 è nel pacchetto optional XL.