Da un po’ di tempo sottotraccia, la Mini si prepara a un 2024 spumeggiante. L’anno prossimo, infatti, dovrebbero essere presentati tutti i nuovi modelli della gamma, a partire dalla Mini Cooper (nuova generazione della hatch) e la terza serie della Countryman, convertita all’elettrico. Ma soprattutto, nell’imminente infornata, è prevista la Aceman: un modello inedito e destinato - pur rappresentando una tipologia d’auto del tutto differente - a scalzare dalla gamma del marchio la Clubman, la cui domanda è in calo.

Com’è. Il ritratto è quello di una crossover lillipuziana, alta 1,60 e lunga non più di 4,10 metri, che però, grazie alla sua natura elettrica, offrirà interni sufficientemente spaziosi da poter ospitare cinque passeggeri. Giusto un annetto fa, una concept mostrava per la prima volta le fattezze della Aceman, che abbiamo "normalizzato" - per renderle più simili a quelle della versione di serie - nelle nostre ricostruzioni grafiche esclusive. Guardando il prototipo, così come i nostri rendering, un aspetto balza all’occhio: e cioè che la nuova crossover compatta, futura rivale della Jeep Avenger e della Volvo EX30 (tanto per fare due esempi), rivisita profondamente alcuni stilemi del brand. Alla Mini la chiamano "Charismatic semplicity", una svolta voluta dal capo del design, Oliver Heilmer, ed esibita da un’auto dal muso verticale, con il cofano piatto, i gruppi ottici trapezoidali, le fiancate scolpite e i passaruota squadrati.

Un'immagine degli interni della nuova Mini Cooper
Interni. La nuova filosofia si rifletterà soprattutto nell’abitacolo: dopo la comparsa degli interni della nuova Mini Cooper, vien più facile immaginarsi cosa ci attenderà varcando la soglia delle portiere della Aceman. Ovvero, un ponte di comando dove tutto si governa attraverso uno schermo Oled circolare - di nuova generazione rispetto a quello attuale - molto ampio, che integrerà l’assistete personale e offrirà le funzioni di Alexa. Comandi fisici? Pochi e raccolti, mentre sarà sempre possibile godere di ampi margini di personalizzazione attraverso grafiche, luci e la tecnologia dell’head-up display.
Batterie, powertrain, autonomia. Dal punto di vista dell’architettura, l'Aceman nascerà su un pianale condiviso con la Mini Cooper elettrica e frutto della joint venture avviata nel 2019 con la Great Wall. L’auto sarà dunque costruita in Cina e proposta in due varianti: l’entry level con batteria da 40 kWh, per un’autonomia stimata di circa 300 km, e una più performante, con accumulatori da 54 kWh, che invece dovrebbe puntare a un range di 400 km. A differenza della Countryman, che da sempre fa della trazione integrale un punto di forza, questa crossover tende a un posizionamento più urbano; ciò significa che, con ogni probabilità, i powertrain saranno unicamente a singolo motore, con potenze al di sotto e al di sopra dei 200 cavalli per differenziare l’offerta. Poi c’è la variante John Cooper Works, di cui anche la Aceman si dovrebbe fregiare: per la quale, come sempre, oltre alla potenza anche l’assetto e l’estetica saranno rivisti in chiave più sportiva.
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