La commissione Finanze della Camera ha intrapreso i primi passi per l'eliminazione del superbollo. In particolare, sono stati approvati due emendamenti che chiedono al governo, nell'ambito dell'attuazione della legge delega fiscale, di "riordinare le tasse automobilistiche, anche nell'ottica della razionalizzazione e semplificazione del prelievo, valutando l'eventuale e progressivo superamento dell'addizionale erariale sulla tassa automobilistica per le autovetture e gli autoveicoli destinati al trasporto promiscuo di persone e cose, aventi potenza superiore a 185 kW (252 CV), senza nuovi e maggiori oneri per la finanza pubblica a carico del settore delle tasse automobilistiche".
La riformulazione. In sostanza, è stato reintrodotto quell'esplicito riferimento al superbollo, che era stato, invece, cancellato durante una precedente riformulazione degli emendamenti. La mancata citazione dell'imposta aggiuntiva sulle auto di potenza superiore ai 252 cavalli (pari a 20 euro per ogni kW oltre i 185 kW) aveva generato una serie di equivoci sull'effettiva possibilità di una sua cancellazione. Ora, però, servono ulteriori passi. La commissione ha completato solo l'iter di esame della legge che andrà a riformare l'intera impalcatura del fisco italiano: la prossima settimana è previsto il voto per il mandato al relatore che avrà il compito di inviare il testo definitivo al Parlamento. Dopo di che, per la parte relativa al superbollo, toccherà al governo valutare se abolirlo o meno e, soprattutto, trovare le necessarie coperture finanziarie.
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