Il giurì dell’Istituto dell’Autodisciplina pubblicitaria non ha apprezzato l’ironia di Piero Chiambretti, voce narrante dello spot della Fiat Panda Cross, bocciandolo sonoramente e ritenendolo offensivo e denigratorio nei confronti dell’Audi, a cui richiama nell’ambientazione e nello slogan (“Land of Panda”, mentre quello della Casa dei Quattro Anelli era “Land of Quattro“).
Le motivazioni. Queste, in estrema sintesi, le motivazioni che hanno portato l’Istituto dell’Autodisciplina, sollecitata dalla stessa Audi, a definire gli spot della Panda Cross non conformi agli artt. 13, 2° comma (sfruttamento della notorietà ed immagine altrui) e 14 Cap (denigrazione). La Fiat sì è difesa dichiarando che i due prodotti sono estremamente differenti, assolutamente non compatibili e comparabili; quindi, non può sussistere alcun intento denigratorio o imitativo. Tesi non convincente per il Giurì, che ha sottolineato come la pubblicità radiotelevisiva della Fiat non fosse finalizzata a prendere di mira un modello concorrente e tantomeno a imitarlo, ma a sbeffeggiare lo spot dell’Audi, sfruttandone la notorietà e capovolgendone i contenuti al fine di promuovere un proprio modello. Peccato: lo spot era divertente e carino.
COMMENTI([NUM]) NESSUN COMMENTO
Per eventuali chiarimenti la preghiamo di contattarci all'indirizzo web@edidomus.it