Prima volta di una Maserati con la divisa dei Carabinieri. È accaduto stamattina a Roma, al comando generale dell’Arma, dove alla presenza del Comandante Generale, Salvatore Luongo, si è svolta la cerimonia di presentazione di due nuove auto in livrea allestite con equipaggiamenti speciali per il trasporto rapido e sicuro di organi e sangue: una MCPura, ultima nata della casa del Tridente, affiancata da una nuova Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio, modello che i Carabinieri hanno adottato fin dal 2016.
Presenti i vertici dell’Arma e di Stellantis
All’evento hanno partecipato, oltre al Comandante generale Luongo, il Capo di stato maggiore, generale Andrea Taurelli Salimbeni e il Capo del IV reparto “Sostegno logistico delle forze”, generale Antonio Di Stasio, mentre per Stellantis erano presenti l’amministratore delegato, Antonio Filosa, il nuovo capo per l'Europa, Emanuele Cappellano, il responsabile del marchio Alfa Romeo e Coo di Maserati, Santo Ficili, e la managing director di Stellantis Italia, Antonella Bruno.
La targa col 112
Sotto l’uniforme dei Carabinieri la Maserati MCPura, concessa in comodato d’uso all’Arma dal gruppo Stellantis, ha il V6 Nettuno biturbo da 630 CV con tecnologia a precamera brevettata, dotata di monoscocca in fibra di carbonio e “progettata per garantire velocità e stabilità anche nelle condizioni più impegnative”. Emblematica la targa, 112, come lo storico numero di emergenza dei Carabinieri e attuale Numero unico di emergenza Europeo.
C'è anche la Giulia Quadrifoglio
La Giulia Quadrifoglio entrata in servizio, invece, ha il V6 biturbo da 520 CV abbinato al differenziale autobloccante meccanico, trazione posteriore “e dotazioni di sicurezza dedicate alle esigenze operative”. La vettura, acquistata dal comando generale, è targata 000 a suggellare lo storico sodalizio esistente fin dal secondo dopoguerra tra l’Arma e l’Alfa Romeo. La prima auto del Biscione in divisa grigio-verde, i colori dell’epoca, fu l’Alfa Romeo 1900 M, conosciuta anche come “Matta”, nel 1951. Un anno dopo, con la berlina 1900, nacque la vera e propria “Gazzella”, che nel linguaggio dell’Arma rappresenta il concetto di pronto intervento. La sua discendente diretta fu la Giulia degli anni 60, impiegata dal 1963 al 1968. Da allora “il legame tra l’Arma e Alfa Romeo”, si sottolinea dal comando generale, “è proseguito con reciproche e ampie soddisfazioni negli anni: Alfetta, 90, 75, 155, 156 e 159, arrivando alla Giulia Quadrifoglio, attualmente in dotazione”.
Filosa: è il meglio della tecnologia italiana
«Siamo orgogliosi di mettere a disposizione dell’Arma dei Carabinieri due vetture che rappresentano il meglio della tecnologia e del design italiano», ha spiegato Filosa. «Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio e Maserati MCPura non sono solo simboli di performance e stile, ma strumenti concreti per garantire rapidità e sicurezza in missioni di vitale importanza. Questa collaborazione testimonia il nostro impegno nel coniugare eccellenza automobilistica e responsabilità sociale».
Al servizio della collettività
Ringraziando l’amministratore delegato e gli altri dirigenti presenti, il Comandante generale Luongo ha sottolineato come la collaborazione con Stellantis rappresenti “non solo un’alleanza tra eccellenza automobilistica italiana ed efficienza operativa istituzionale, ma un’autentica comunione d’intenti al servizio della collettività. L’affidabilità operativa di questi veicoli è uno strumento essenziale per salvare vite. E quando parliamo di salvare vite, parliamo della missione più alta che un’istituzione possa avere, del servizio più nobile che si possa rendere alla propria comunità”.
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