Il movimento verde Greenpeace si scaglia contro la Volkswagen in nome dell'ecologia. E per farlo sceglie i riflettori del Salone di Francoforte. Davanti all'ingresso del motor show tedesco, infatti, ieri è comparso uno striscione di 400 metri quadrati con la scritta "Volkswagen (das problem) not up! to date. Distruzione del clima made in Germany". Il riferimento è alla citycar up!, una delle novità principali della Casa di Wolfsburg, e che secondo gli attivisti, invece, avrebbe pessime performance ambientali.
Specchietto per le allodole. "La up! non è altro che uno specchietto per le allodole - spiega Andrea Boraschi, responsabile della campagna energia e clima di Greenpeace Italia - ed è, a tutti gli effetti, l'ennesima occasione mancata per Volkswagen. L'azienda tedesca dovrebbe guidare l'evoluzione del mercato, stabilendo primati per quanto riguarda la salvaguardia del clima e, quindi, per la riduzione dei consumi. Pubblicizzare la up! come un'autovettura innovativa in tal senso è semplicemente grottesco". Insomma, "nelle sue strategie di comunicazione - conclude Boraschi - la VW si presenta come un'azienda amica del clima, ma si tratta solo di un inganno per i consumatori".
Più di 100 g/km di CO2. Secondo Greenpeace, la vettura, nella sua versione base necessita di "oltre quattro litri e mezzo di benzina per percorrere cento chilometri, producendo più di 100 g/km di anidride carbonica. Già nel 1998 la Lupo (molto più pesante della up!) produceva 78 g/km di CO2. Persino le versioni più efficienti della Golf e della Polo, che pure non brillano per primati ambientali, emettono meno agenti inquinanti".
Guerre stellari. Già da molto tempo la VW è sotto osservazione da parte dell'organizzazione ecologista con l'accusa di non impegnarsi a sufficienza per tutelare e salvaguardare la salute dell'ambiente. Alla fine di giugno, Greenpeace aveva già tirato le orecchie alla VW, lanciando una campagna di convincimento attraverso due video e un apposito sito (wvdarkside.com) ispirati alla saga di Guerre Stellari. Ora, ha deciso di sferrare un nuovo attacco mediatico.
Poca responsabilità. "La Volkswagen - si legge in una nota - in quanto primo produttore europeo d'auto, e secondo al mondo, è investita di una particolare responsabilità, rispetto alla quale si dimostra largamente carente. Le macchine vendute in un anno in Europa dal Gruppo tedesco producono nel loro ciclo di vita circa sessanta milioni di tonnellate di CO2. Infinitamente di più rispetto a qualunque altra azienda automobilistica".
Roberto Barone
COMMENTI([NUM]) NESSUN COMMENTO
Per eventuali chiarimenti la preghiamo di contattarci all'indirizzo web@edidomus.it