Servizi
How to
Fleet&Business
FORUM
seguici con
NEWS
seguici con
LISTINO
seguici con
USATO
seguici con
How to
seguici con
Fleet&Business
seguici con
Eventi

Nuovo Quattroruote
Scopri il numero di aprile - VIDEO

SFOGLIA LA GALLERY

Il nuovo numero di Quattroruote, già disponibile in Digital Edition e in edicola dall'1 aprile, dedica la copertina alla Skoda Elroq: spaziosa, confortevole e con un prezzo da vettura termica, l'elettrica boema ha un'autonomia adeguata, a patto di non esagerare con l'autostrada. Pure l'Attualità si occupa di Bev, ma stavolta l'autonomia è un problema: o meglio, lo è secondo l'Antitrust, che sta indagando sui numeri dichiarati da alcune Case nelle loro comunicazioni al cliente, apparentemente troppo "ottimistiche" rispetto alle reali percorrenze delle vetture. Noi facciamo la nostra parte e vi diciamo quanta strada fanno davvero 60 elettriche, testate dal nostro Centro Prove in condizioni reali e certificate. Infine, non perdetevi l'anteprima, con tanto di ricostruzione, della nuova Bev che la Dacia presenterà tra un anno e mezzo: sarà compatta e, soprattutto, avrà un listino molto accattivante, attorno ai 18 mila euro.

 

Skoda Elroq. Concreta e funzionale, come tutte le Skoda, e un prezzo da termica sebbene sia full electric. La nuova Elroq entra così a gamba tesa nel segmento delle C-Suv a batteria, con una gamma (da 34.500 euro) che si sviluppa attraverso tre tagli di batteria e altrettante potenze dei motori elettrici. La protagonista della copertina di aprile è il giusto compromesso: si tratta della Elroq 60, con motore da 204 cavalli e un quantitativo di kWh (59 netti) adeguato a soddisfare le necessità di commuting quotidiano, come pure affrontare qualche spostamento a lungo raggio senza particolari patemi. Tutto questo si traduce, su strada, in un comportamento piuttosto brillante (7,6 sullo 0-100) e un’autonomia di 335 km in media, valore che sale considerevolmente in città e scende inesorabilmente in autostrada. A convincere, comunque, è soprattutto l’abitacolo: arioso in ogni direzione, ricco di soluzioni intelligenti per sfruttare al meglio ogni spazio e con un comparto digitale all’altezza della situazione, completo di tutto e propenso a rendere la vita facile quando si tratta di ricaricare.  

Jaecoo 7 - Consumi

VIDEO

In città fa 30 chilometri con un litro di benzina. Avete letto bene: non si tratta di un’utilitaria, né di uno scooter. È tutta opera della Jaecoo 7 Super Hybrid, una Suv plug-in da 4,50 metri che arriva dritta dritta dalla Cina, ma vuol fare l’europea. Lo vedi nello stile - dentro e fuori - e pure per come sta in strada: le manca soltanto un po’ di fine tuning, perché la sicurezza non è mai un problema. All’interno è spaziosa il giusto, anche non stupisce per il bagagliaio. Ma convince nella cura costruttiva e nel confort, giusto per fare un altro paio di esempi. La Jaecoo 7 è mossa da un powertrain ibrido in serie-parallelo da 347 CV complessivi, che aggiunge una batteria (ricaricabile anche in CC, a 40 kW, in mezz’ora) e, generalmente, privilegia la componente elettrica. Anche se non avete voglia di collegare la presa: complice il serbatoio da 60 litri (fuori del comune, su una plug-in) le autonomie sono elevatissime. In città, per esempio, si potrebbero sfiorare i 1.800 km con un pieno di verde.

L’obiettivo è chiaro: facendo leva sul powertrain ibrido alla spina, la Cupra Formentor e-Hybrid vuole conquistare chi è alla ricerca di una Suv veloce e con qualcosa in più in termini di handling. Senza dimenticare l’efficienza: grazie anche alla batteria da 19,7 kWh netti, con un pieno d’energia si percorrono, in media, 105 chilometri (dato rilevato dal Centro Prove) senza chiamare in causa il motore a benzina. Rimanendo intorno ai 16 km/l quando non si ha voglia di armeggiare con cavi e prese. Per inciso, c’è la possibilità di rifornirsi (a 50 kW) pure agli stalli a corrente continua, per uno 0-100% da circa trenta minuti. Per il resto è la solita Formentor: i 272 cavalli del powertrain (c’è anche una versione da 204) regalano prestazioni molto brillanti e, quando arrivano le curve, questa Cupra si rileva molto piacevole, pure se si sceglie di procedere in modo spedito. Il tutto senza trascurare il confort, adeguato, e uno spazio interno che è ok per le esigenze di spazio di quattro persone; meno rosea la capacità di carico, perché il bagagliaio risente della mutata disposizione meccanica (rispetto alle versioni classiche).

Dopo averla incontrata in Marocco per un primo contatto, sul finire dell’anno scorso, l’iconica off-road jap ha finalmente varcato i cancelli della nostra pista di Vairano. Era un bel pezzo che una Land Cruiser non passava da queste parti, visto che non ha avuto eredi per parecchi anni; dunque, non potevamo esimerci dal metterla sotto torchio in ogni condizione: strada, fuoristrada, manovre d’emergenza e tutto il resto del capitolato delle nostre prove. Ideale anello di congiunzione fra la rudezza di una Ineos Grenadier e l’aspetto radical chic di una Land Rover Defender, la Toyota assolve bene il suo dovere un po’ dappertutto. Comoda per viaggiare, con un pacato turbodiesel progettato per macinare chilometri e chilometri, se la cava anche quando la situazione si fa dura: il sistema di trazione integrale le garantisce un’ottima motricità su qualsiasi fondo; peccato soltanto che l’altezza da terra, inferiore a quella delle rivali, ponga qualche limite negli scenari più estremi. Comunque, un graditissimo ritorno sulla scena.

Se c’è un impiego ideale per le elettriche, è nel commuting casa-lavoro. E se ci si muove in città queste due piccole - e sfiziose - Bev sono perfette. Parliamo della Fiat 500e, fino a pochi mesi fa un best seller fra le auto a batteria, e della neonata Hyundai Inster. La coreana alle forme originali aggiunge un abitacolo spazioso (ma meno ricercato di quello dell’italiana) e una batteria più capiente che assicura un’autonomia di tutto rispetto (pur con un consumo leggermente più alto). Parlando di autonomia, ai consueti test standardizzati in pista abbiamo abbinato una prova di viaggio (un tour di 500 km tra Milano e la Versilia), così da verificare anche quanto i navigatori di queste due elettriche siano smart nel pianificare le soste di ricarica. Una giornata in cui le sorprese non sono mancate.

Top car: BMW M5 Touring

La ricetta, di base, è quella di sempre, quella con cui da 40 anni la BMW M5 si è ritagliata una nicchia solidissima: una valanga di cavalli annegati in un corpo vettura che mai ti farebbe sospettare una così straordinaria inclinazione per la performance. Un lampo illogico al quale, a questo giro, aggiunge la scintilla del plug-in. Dettaglio che serve a onorare i tempi e che porta con sé una massa che di sportivo non ha nulla: 2.583 chili in ordine di marcia. Brutta notizia alla quale segue, immediata, quella bella: l'assetto e i 727 cavalli, messi assieme, ti fanno dimenticare in un amen quelle due tonnellate e mezza. Un filo di rollio in meno sarebbe perfetto, ma tra le mani hai il volante di un oggetto che onora alla grande quella capacità straordinaria di essere composta e bilanciatissima. oppure di concedere traversi indimenticabili. A tua scelta.

Prova Consumi: Honda HR-V

Il tradizionale aggiornamento di metà carriera non ha scalfito il mood della Honda HR-V. Al di là dei ritocchi per ciò che riguarda stile e tecnologia, l’aggiunta di nuove versioni in gamma (come la Advance Style della prova) e qualche lieve modifica all’abitacolo, la bella notizia è che il powertrain ibrido non cambia di una virgola, soprattutto in termini di efficienza: in media, secondo le rilevazioni del Centro Prove, si percorrono 16,8 km/litro, che diventano quasi 21 in ambito cittadino. Il rovescio della medaglia si ha in autostrada, dove il quattro cilindri a ciclo Atkinson s’incarica della propulsione: qui non si superano i 12,7. Bello ritrovare un’abitabilità da segmento superiore (soprattutto per chi occupa il divano) e i "magic seats": sollevando le sedute posteriori si libera una gran quantità di spazio, che fa molto comodo per trasportare oggetti ingombranti. Anche perché il vano bagagli non è da record (305 litri reali). Meno seducente la multimedialità, che, se non altro, privilegia la chiarezza alla cura nelle grafiche fine a sé stessa.

Questo mese testiamo la terza generazione dell'Audi Q5, forte di un diesel elettrificato più prestante ed efficiente di prima; la Ioniq 9, un'elettrica studiata per trasportare fino a sette persone con tutti i loro bagagli e forse anche qualcosa di più; il restyling della Tesla Model Y, fatto di ritocchi estetici importanti, ma anche di tanti affinamenti nascosti che promettono di migliorare l'esperienza di guida; e la Mini Cooper Cabrio, ora più tecnologica, rifinita e con un motore da 204 cavalli che le dona un bel brio.

Una nuova Dacia è in arrivo: sarà elettrica e compatta. Con le ricostruzioni dell’aspetto di questa piccola rivoluzione per la Casa romena si aprono le pagine della sezione Anteprime/Autonotizie, ricca di novità e approfondimenti. Dalle nuove Bev della Kia pensate per conquistare quote importanti tra le B-Suv e le medie, alla Renault 5 Turbo 3E passando per la terza generazione della Mercedes-Benz CLA (che per la prima volta apre la porta al mondo a batterie). Senza dimenticare le Toyota presentate al Kenshiki Forum e tanti altri modelli come le Audi A6, Morgan Supersport e le “bombe” stradali con i rally nel Dna. In più, degli approfondimenti su due illustri addii: il W16 della Bugatti, che esce per sempre di scena, e le Giulia e Stelvio a benzina, “uccise” dalle norme sulle emissioni. Potrete trovare anche diverse interviste, da quella di Andrea Kimi Antonelli, diciottenne bolognese che ha appena fatto un (brillante) debutto in Formula 1 con la Mercedes, alla nostra chiacchierata con Stephan Winkelmann sul futuro del marchio di Sant’Agata Bolognese, fino ad arrivare alla storia dietro alla Volkswagen ID.Every1, la concept che anticipa la futura elettrica tedesca da 20 mila euro, raccontataci dal designer romagnolo che l’ha creata: Lorenzo Oujeili.

Ventiquattro concessionarie in quattro grandi città italiane visitate in incognito per comprare un’auto nuova con un budget massimo di 20 mila euro e nessuna vettura da rottamare o da dare in permuta. In un solo caso siamo riusciti a spendere meno di 15 mila euro, con una Panda. Questa è la realtà che emerge dall’indagine pubblicata nel numero di aprile dal titolo Non c’è vita sotto i 15 mila, che sostanzialmente conferma come avvicinarsi alla motorizzazione di base - anche nei segmenti inferiori, A e B, per intenderci - sia davvero difficile. Almeno in Italia. Intanto, l’Europa ha finalmente partorito il suo Piano d’Azione per l’industria automotive, finendo però per deludere un po’ tutti: nel servizio Piano d'(in)azione spieghiamo perché mettendo a confronto punto per punto le richieste del settore e le decisioni della Ue, e riportando l’opinione di un commentatore autorevole: Franco Bernabè, ex Fiat, Eni, Telecom e oggi senior advisor della società di consulenza strategica AlixPartners. Mentre l’Antitrust apre un’istruttoria a carico delle filiali italiane di alcuni gruppi automobilistici internazionali - BYD, Stellantis, Tesla e Volkswagen - sulla presunta scorrettezza e mancanza di trasparenza nelle comunicazioni al pubblico sull’autonomia delle loro elettriche, nelle pagine titolate Promesse dalle gambe corte vi diciamo quanta strada fanno davvero 60 Bev di diversi costruttori (non solo dei quattro sotto esame) provate da Quattroruote.

Sindelfingen. Cittadina di provincia semisconosciuta fino all'alba del '900, oggi Sindelfingen - casa natale della Daimler-Benz - è l'orgoglio del suo Land e il centro di assemblaggio dei modelli di alta gamma del costruttore tedesco: la Classe S e le varianti Maybach. Un bastione che resiste agli scossoni del settore.

Come richiedere allegati e dossier. Chi è abbonato a Quattroruote può richiedere gli allegati e i dossier inviando un’email a uf.vendite@edidomus.it, oppure telefonando al numero 02.56568800 (da lunedì a venerdì, dalle 9 alle 18).

COMMENTI([NUM]) NESSUN COMMENTO

ultimo commento
ultimo intervento

Nuovo Quattroruote - Scopri il numero di aprile - VIDEO

Siamo spiacenti ma questo utente non è più abilitato all'invio di commenti.
Per eventuali chiarimenti la preghiamo di contattarci all'indirizzo web@edidomus.it