La Honda HR-V è stata aggiornata all’inizio del 2025, con pochi interventi a livello estetico e novità soprattutto per quanto riguarda la tecnologia di bordo e l’ampliamento della gamma, che può contare ora su cinque allestimenti. L’abitacolo si conferma ben fatto e soprattutto spazioso: nei suoi 4,34 metri di lunghezza, la B-Suv giapponese offre una disponibilità di centimetri da segmento superiore. La plancia è minimalista, ma con un’adeguata abbondanza di tasti fisici ben disposti. Il sistema multimediale punta a semplicità e immediatezza, più che sulle dimensioni dello schermo; di serie la connettività per Apple CarPlay e Android Auto, ma solo i dispositivi iOS possono collegarsi senza utilizzare il cavo. Il bagagliaio offre una capacità complessiva di 305 litri reali, misurati dal Centro prove. La HR-V è soprattutto un’auto versatile, grazie ai “sedili magici” che all'occorrenza possono essere sollevati e bloccati in posizione verticale, così da far spazio a oggetti ingombranti (come una bicicletta).
Come va. La Honda HR-V offre un solo powertrain full hybrid da 131 CV, che si fa apprezzare in particolare per la fluidità nell’erogazione e nell’efficienza dei consumi. La percorrenza media rilevata nelle nostre prove è di 16,8 km/l: un dato penalizzato (come tutte le ibride di questo tipo) dai valori rilevati in autostrada, dove la Suv giapponese paga anche una certa rumorosità. Se l’ambito di utilizzo è principalmente urbano, oltre al confort ne guadagna anche il portafoglio: i 20,8 km/l misurati dal Centro prove sono assolutamente a portata di “piede”. Pur senza brillare nel comportamento dinamico, la HR-V rimane comunque un’auto piacevole da guidare, ben piantata fra le curve senza scomporsi nelle manovre d'emergenza al limite, grazie anche a un telaio sano e un’elettronica di controllo che lo supporta in modo puntuale, rapido e discreto. La guida assistita di livello 2, nella suite Honda Sensing, è di serie su tutta la gamma.