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Industria e Finanza

Stellantis
Tavares: "Ci servono le batterie LFP per produrre elettriche accessibili"

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Stellantis ha intenzione di seguire l'esempio di diversi concorrenti, utilizzando una tipologia di batterie per auto elettriche meno costosa dei dispositivi oggi predominanti. Si tratta degli accumulatori al litio-ferro-fosfato (LFP), meno costosi rispetto alle celle NMC (nichel, manganese e cobalto) ma caratterizzati da una capacità di stoccaggio energetico inferiore. "Abbiamo bisogno delle LFP e avremo le LFP perché, in termini di costi, garantiscono la possibilità di realizzare auto a prezzi accessibili per le classi medie", ha affermato l'amministratore delegato Carlos Tavares, durante la conference call sui risultati finanziari annuali.

Nessuna tempistica. Il manager portoghese non ha comunque fornito dettagli più precisi nè sui tempi di adozione della nuova tecnologia per le elettriche dei vari marchi del gruppo, nè su dove sarano acquistate le batterie LFP. Al momento, il gruppo sta puntando sulla chimica NMC per le tre gigafactory che la joint venture Acc con Mercedes-Benz e TotalEnergies intende aprire in Europa tra il 2024 e il 2026. La prima, a Douvrin (Francia), inizierà a produrre i primi prototipi già nella seconda metà di quest'anno per poi avviare la produzione di serie all'inizio del prossimo. Tuttavia, le LFP sono oggi viste come una soluzione al rincaro delle materie prime visto che non contengono i costosi nichel, cobalto e manganese. Non a caso, sono sempre di più le aziende a utilizzarle. La Tesla, per esempio, le acquista dalla cinese Catl e le utilizza nelle versioni base delle Model 3 e Y. Analoghe destinazioni sono state scelte da vari marchi cinesi, come Xpeng, Nio o MG. Del resto, stando alle analisi di Benchmark Minerals, è sempre la Cina a dominare la produzione delle batterie al litio-ferro-fosfato, con oltre il 99,5% delle forniture e il 97% della capacità manifatturiere programmata fino al 2030. Anche per questo, la Ford ha scelto la cinese Catl per costruire un nuovo impianto per la produzione di batterie LFP in Michigan in grado di rifornire 400 mila veicoli l'anno a partire dal 2026. 

   

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