L'infrastruttura italiana per la ricarica delle auto elettriche continua a crescere a ritmi sostenuti. In particolare, secondo il monitoraggio trimestrale di Motus-E, al 30 settembre scorso risultano presenti sull'intero territorio 47.228 punti di ricarica a uso pubblico (41.144 con potenza pari o inferiore a 43 kW, 2.375 tra 44 e 99 kW e 3.396 oltre i 100 kW), il 44,1% in più rispetto ai 32.776 di un anno fa. Migliora anche il ritmo delle installazioni: tra luglio e settembre ne sono stati messi a terra 2.018, portando il totale dei primi 9 mesi dell'anno a 10.456.
In forte crescita Mezzogiorno e autostrade. L'analisi per aree geografiche conferma il progresso delle installazioni nel Sud e nelle Isole, dove si concentra il 23% del totale dei punti di ricarica presenti della Penisola, a fronte del 21% del Centro e del 56% del Nord Italia. A livello regionale continua a primeggiare la Lombardia con 8.094 colonnine, davanti a Piemonte (4.713), Veneto (4.564), Lazio (4.558) ed Emilia-Romagna (4.050). È però, la Campania la regione che cresce di più: con 2.212 punti installati dall’inizio dell’anno fa meglio della Lombardia (2.123) e del Lazio (974). Motus-E parla di segnali positivi anche per la quota delle infrastrutture installate ma non ancora accessibili al pubblico: depurando il dato da singoli progetti in grado di sbloccare simultaneamente centinaia di colonnine, questo valore si attesta all’11% del totale installato, determinato dagli iter autorizzativi e dai tempi tecnici di allaccio alla rete. Quanto alle autostrade, l'associazione segnala la presenza, sempre al 30 settembre 2023, di 851 punti di ricarica (+541 rispetto a un anno fa), distribuiti in quasi un terzo delle aree di servizio. Circa l’80% ha una potenza maggiore di 43 kW e il 59% supera i 150 kW. "Sulla grande viabilità si stanno facendo passi avanti molto importanti e nelle scorse settimane hanno visto la luce i primi bandi, sperimentali, previsti dalla normativa. L’auspicio ora è che si rompa l’impasse che ha visto fino ad oggi un ingiustificabile immobilismo da parte di alcuni concessionari autostradali", afferma il segretario generale di Motus-E, Francesco Naso.
Direzione giusta, ora manca il mercato. "La grande espansione della rete testimonia l’impegno degli operatori per dotare il Paese di un’infrastruttura realmente strategica e al servizio dei cittadini", aggiunge Naso. "Attendiamo a breve il lancio dei nuovi bandi Pnrr per l’installazione delle colonnine di ricarica ad alta potenza in città e in ambito extraurbano: se utilizzate pienamente, queste risorse daranno all’Italia una rete di ricarica davvero all’avanguardia, pronta a supportare la crescita dei veicoli full electric prevista dal Governo nell’ultimo aggiornamento del Piano energia e clima". Nel complesso, sulla rete di ricarica l'Italia "sta andando nella direzione giusta, pur non senza difficoltà”. "È semmai il mercato a essere rimasto pericolosamente indietro", sottolinea Naso. "Possiamo ancora recuperare terreno impiegando in modo più efficace le risorse già stanziate per gli incentivi: alzando il cap di prezzo per accedere alle agevolazioni, estendendoli in forma integrale ad aziende e noleggi e rivedendo in chiave green la fiscalità sulle flotte, utilizzando gli avanzi - specialmente sui plug-in - dei bonus del 2022 e del 2023".
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