La Renault e la Nissan, nel quadro della loro storica alleanza, hanno avviato nuove iniziative, una delle quali ha natura prettamente industriale: i giapponesi, infatti, entrano nel progetto europeo della nuova Twingo elettrica. Ampere, la divisione per le auto a batteria del gruppo francese, svilupperà e produrrà per la Nissan, a partire dal 2026, una "derivata" della piccola vettura di segmento A: solo il design sarà di competenza della Casa di Yokohama come avvenuto con altri modelli quali la R5 con la gemella Micra.
Nuove modifiche all'Alleanza. Il progetto è l'unica collaborazione industriale annunciata nel quadro di una nuova e più ampia revisione degli attuali accordi alla base del sodalizio franco-nipponico. Le modifiche puntano ad "aumentare la flessibilità" dei due alleati nella gestione delle partecipazioni incrociate. Gli impegni attuali prevedono che Renault e Nissan non possano scendere al di sotto del 15% del capitale reciprocamente detenuto, ma ora la percentuale viene ridotta al 10%. Ciò significa che le due aziende hanno il diritto (non l'obbligo) di ridurre le rispettive partecipazioni fino alla soglia del 10% (non cambia nulla per le azioni, pari al 18,66%, che la Renault ha conferito a un fondo fiduciario ai sensi di un precedente emendamento all'accordo di alleanza). In ogni caso, eventuali vendite dovranno essere effettuate in coordinamento con il partner. Un altro aspetto importante riguarda i legami all'interno di Ampere: infatti, i due alleati hanno concordato di liberare la Nissan dal suo impegno a investire nella divisione e quindi di "porre fine" al relativo contratto di investimento sottoscritto il 26 luglio del 2023.
La riorganizzazione in India. In sostanza, i legami tra i due costruttori sono sempre meno stretti e per lo più legati a specifici progetti industriali. Non a caso, è stato annunciato un ulteriore accordo relativo all'India: in base a quest'ultimo, Renault rileverà dalla Nissan il 51% della joint venture Renault Nissan Automotive India Private Ltd e salirà di conseguenza al 100%. L'azienda indiana porterà avanti gli attuali progetti congiunti e continuerà a produrre i modelli Nissan, tra cui la nuova Magnite, e quindi ad avere il ruolo di hub produttivo per Yokohama e di centro di riferimento per la sua presenza sul mercato locale e i suoi piani di espansione. Di contro, rimane invariato l'azionariato della Renault Nissan Technology & Business Center India: Nissan manterrà il 49% e Renault il 51%. Renault Nissan Automotive India Private Ltd conta a Chennai su un impianto da oltre 400 mila veicoli l'anno: attualmente sfrutta le le piattaforme CMF-A e CMF-A+, ma il prossimo anno sarà installata la CMF-B, su cui saranno realizzate quattro novità di prodotto. La transazione, da perfezionare entro la fine di giugno, avrà un impatto sui flussi di cassa della Losanga di circa 200 milioni di euro, ma i vertici aziendali hanno già individuato delle misure "compensative" e pertanto hanno confermato le previsioni finanziarie per il 2025: il free cash flow, includendo il consolidamento della joint venture, è atteso pari o superiore ai 2 miliardi di euro. Confermata anche la stima sul margine operativo di almeno il 7%.
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