Dopo essere stata lanciata come brand del gruppo Toyota, Kinto Europe diventa una società indipendente: l'azienda, operativa dal prossimo aprile e con sede a Colonia, è di fatto una joint venture tra Toyota Motor Europe, Toyota Financial Services. "Non esiste una roadmap definita per ciò che stiamo proponendo", ha sottolineato Tom Fux, ceo della neonata realtà. "Stiamo formulando una strategia di lungo periodo basata sui punti di forza e sulle nostre unicità, differenziandoci dagli altri operatori del settore. Kinto, infatti, racchiude in un unico marchio un’ampia gamma di servizi di mobilità, che si pone l’ambizioso obiettivo di diventare il fornitore di clienti di tutte le tipologie".
L’importanza dei concessionari. I servizi di mobilità di Kinto Europe entreranno anche nell’offerta della rete dei concessionari del costruttore giapponese, i quali potranno proporre alla clientela privata e aziendale il noleggio a lungo termine Kinto One (quest'ultimo conta già una flotta di 100 mila veicoli grazie alla presenza in sette mercati europei che cresceranno nel corso del 2021). Un'altra possibilità è il car sharing Kinto Share, oggi attivo in Irlanda, Danimarca, Spagna, Svezia e Italia; partito a Venezia-Mestre, oggi è disponibile anche a Milano, Bologna e Cesena, ma qui solo in formula station based presso alcune concessionarie Toyota e Lexus. Altre soluzioni sono il servizio di abbonamento a breve termine Kinto Flex (in arrivo anche nel nostro Paese), il car pooling aziendale Kinto Join (già lanciato in Norvegia e in Italia) e l’aggregatore multimodale di servizi di mobilità integrata Kinto Go, testato proprio nel Belpaese e presente in ben 5.000 località (pari a circa il 70% del territorio nazionale).
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