Al Salone di Ginevra 2017 la Honda percorre due strade tutto sommato antitetiche tra loro. Da una parte pesta forte sul gas della sportività con la nuova generazione della Civic Type R, dall’altra sviluppa una marcata attenzione all’elettrico con la NeuV, sigla che sta per New Electric Urban Vehicle e che identifica la concept autonoma pensata per il ridesharing già esposta a gennaio al Ces di Las Vegas.
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Capisce tutto lei. L’idea di fondo è quella di evitare che un’auto da città rimanga ferma per la stragrande parte del tempo, come succede con quelle tradizionali: ecco così che la NeuV può portare a spasso due persone che, invece di guidare, si occupano d’altro durante il trasferimento. Altro principio controcorrente, il sistema V2V che permette di ritrasferire all’operatore energetico la propria carica nei momenti in cui non serva al lavoro di trazione e in cui, viceversa, le reti domestiche abbiano una forte richiesta. In pratica, un hotspot su ruote dell’energia. Sul piano più puramente ludico la NeuV ha un dispositivo, chiamato Hana (Honda automated network assistant) che assimila le abitudini degli utenti scegliendo percorsi, musica e quant’altro in base alle esigenze della persona e del momento. Fa parte del pacchetto di cortesia uno skate elettrico con cui arrivare dal parcheggio alla destinazione finale.
A Ginevra Honda presenta la concept NeuV
Un futuro elettrico. Se la NeuV è un portabandiera, non meno importante è l’annuncio della Casa che conta di realizzare due terzi del proprio giro d’affari europeo, da qui al 2025, con auto ibride, ibride plug-in, elettriche e a fuel cell. Già dall’anno prossimo sarà lanciata sui mercati europei un’inedita ibrida, mentre ormai dallo scorso anno circolano nel Vecchio Continente i primi due esemplari della Clarity a celle di combustibile, che permettono un’autonomia di 700 km. M.V.
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