Da Cee’d a Ceed è un passaggio che va ben oltre l’assenza di un apostrofo, poiché è uno dei modi con cui la Kia intende trasmettere il netto distacco fra una generazione e l’altra della sua vettura di taglia M. La Ceed sfilerà in pubblico al Salone di Ginevra, tra l’altro già accompagnata dalla versione station wagon, ma già oggi abbiamo potuto fare la sua conoscenza in un’anteprima statica a Monaco di Baviera.
Fa un po’ la Stinger. La Ceed mira non solo a essere differente dalla Cee’d, ma anche a insidiare le best seller del settore. Per raggiungere questi obiettivi si presenta, in primo luogo, con lineamenti più slanciati di quelli della progenitrice e con tratti ispirati a quelli della Stinger. Poi, sfoggia una silhouette in cui risalta l’avanzamento del volume dell’abitacolo. Una soluzione evidenziata tanto dallo sbalzo anteriore ridotto quanto dalla consistenza di quello posteriore. Quest'ultimo genera anche una zona di carico più grande – ha una capacità base di 395 litri - più in sintonia con una vettura lunga 4,33 m.
Dentro si sposano stile ed ergonomia. Nell’abitacolo troviamo un ambiente in cui le esigenze stilistiche non prevaricano quelle dell’ergonomia. La strumentazione e il display capacitivo da 5,7 o 7” pollici del sistema d’infotainment rientrano bene nel campo visivo di chi sta al volante, anche se poi rimane da verificare su strada se sono ben leggibili in tutte le condizioni di luce. Un altro bel passo avanti rispetto alla Cee’d è impresso dalla disposizione più ordinata dei comandi, poiché sono radunati sulla consolle centrale e sono di dimensioni che ne consentono l’istintiva identificazione. E già che siamo nell’abitacolo si può aggiungere che, almeno sulle vetture dell’anteprima tedesca sicuramente allestite nella maniera più ricercata, un ulteriore upgrading è rappresentato dalla qualità dei materiali e dei rivestimenti.
Ha anche la guida semi-autonoma con la funzione sorpasso. Un altro fattore a cui la Ceed affida il compito di contrapporsi alle rivali in maniera più incisiva rispetto alla sua progenitrice è la completezza dei sistemi di ausilio alla guida e di sicurezza. Un pacchetto integrato da una rete di telecamere, sensori e radar che porta al debutto nel settore delle vetture di taglia media anche un sistema di guida semi-autonoma, attivo sino a 130 all’ora, che include anche la modalità cambio di corsia, in grado di gestire anche i sorpassi.
Metterà su famiglia. Infine, la Ceed per affrontare come si conviene la concorrenza punta sull’offerta di molte versioni. Tra le prime a entrare in scena ci saranno le interpretazioni sportive GT Line e GT, spinte da una variante da 200 CV del motore sovralimentato di 1.6 litri. Poi, in ossequio alla strategia di elettrificazione varata dalla Kia, l’anno prossimo arriverà una Ceed mild-hybrid con impianto a 48V e nel 2020 anche una versione ibrida e un’ibrida plug-in. Nello stesso periodo, anche considerando quanto suggerisce la concept Proceed vista lo scorso autunno a Francoforte, dovrebbe arrivare anche una versione shooting brake. Non sostituirà la station wagon, ma ha il compito di proiettare la Ceed nella fascia premium del settore delle medie. Infine, secondo rumors più che attendibili, è in fase di definizione anche una Suv.
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