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Ferrari 812 Competizione
La nostra intervista a Raffaele De Simone

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Al termine del nostro primo contatto con la Ferrari 812 Competizione abbiamo scambiato quattro chiacchiere con chi ne ha curato l’affinamento dinamico, Raffaele De Simone. Ingegnere e capo dei collaudatori di Maranello, da anni dà il via libera definitivo a tutti i modelli del Cavallino, curandone lo sviluppo e tutte le fasi di collaudo su strada e in pista. Proprio la nuova Competizione ha richiesto un accurato lavoro di affinamento per proporre prestazioni elevatissime ma, soprattutto, un piacere di guida fuori dal comune, come ci ha spiegato nell’intervista che trovate qui sotto.

2021-Raffaele-De-Simone-Ferrari

Partiamo dal Passo Corto Virtuale…
Facciamo un esempio: il bagnato. Riuscire ad avere una buona uscita di curva è molto difficile con prestazioni di questo tipo e questa distribuzione pesi. Mi sono accorto facendo le prove di pneumatici che il contributo delle ruote sterzanti diventa veramente importante. La differenziazione interna-esterna è principalmente legata al fatto che essendo la ruota esterna sempre più efficace dal punto di vista della ricerca d’appoggio e della riduzione dei tempi di risposta, l’interna può permettersi di fare anche cose leggermente diverse. Quindi da questo punto di vista ci siamo svincolati dal dover “soffrire” un diverso movimento e posizionamento della sospensione in rollio e beccheggio (quindi avendo meno sollecitazioni applicate alla ruota interna è possibile darle angoli di sterzatura maggiori rispetto all’esterna che è già al limite della sua aderenza, ndr).

…perché voi siete degli scienziati. Quest’auto in realtà ha tante piccole complicazioni che rendono l’esperienza di guida unica. Come avete trovato il punto magico d’equilibrio tra elementi contrapposti che devono convivere comunque con la semplicità di guida?
È stato molto difficile trovare il punto d’equilibrio tra tutti questi elementi contrastanti. L’aerodinamica spinta ci ha portato a ereditare dal mondo delle corse l’obbligo di essere veloci ed efficaci in pista, mentre lo spirito è quello di una vettura del passato come lo erano i modelli da corsa a motore anteriore che erano anche omologati per la strada. Con la Competizione si vive qualcosa di spettacolare dal punto di vista delle emozioni di guida e del sound del dodici cilindri che tira fino a 9.500. Che sono anche elementi che contrastano con la facilità di andare forte in pista che abbiamo sulle nostre berlinette otto cilindri a motore centrale. Sono sicuramente necessarie alcune complicazioni per trovare l’efficacia in pista e allontanarsi da un elemento che scadrebbe nel vintage di tutti i dettagli “spigolosi”, come appunto quello di tirare in alto o l’anteriore con pneumatici enormi. Quindi oggi troviamo un concentrato di tecnologia che ci permette di mantenere questo effetto un po’ intimidatorio che la macchina comunica, ma anche trovare un’efficacia al limite, un riscontro cronometrico. Prestazioni e sensazioni. Sensazioni che ti arrivano forti, che ti devono anche intimidire, ma che poi devi in qualche modo sfruttare. Sono tanti i contrasti di questa vettura….

2021-Ferrari-812-Competizione-08

Perché con la 812 Competizione si va forte, ma al 70%, e per tirarla veramente serve una gran guida?
Aggiungerei “meno male che si fa fatica a tirar fuori il 100% da questa vettura”. Non deve essere un approccio fisico basato su un “vediamo cosa succede, io lo faccio, esagero un po’ e poi mi taro”. Deve esserci una conoscenza del mezzo e un rispetto, una sorta di riverenza. Quindi è normale non riuscire subito ad andare forte, altrimenti poi il gioco dura poco. E questo, forse, è uno degli aspetti per cui ti ci innamori anche: sai che quello che può fare ti affascina, ma non necessariamente lo devi scoprire tutto subito.

Cos’hai voluto lasciare difficile di proposito?
Su strada la Competizione ha un anteriore che c’è sempre: più giri, più gira. Sentire il posteriore “appeso” all’anteriore è una cosa diversa rispetto agli altri setup che facciamo. Quindi credo che questo sia l’elemento che in qualche modo la accomuna alla F12tdf, che era sicuramente molto spinta. Però questo anteriore lo pagavi in altre situazioni: nel cambio di corsia in autostrada, nell’eventuale distrazione di guida, negli avvallamenti… Le quattro ruote sterzanti indipendenti di nuova generazione ti aiutano a gestire queste situazioni senza scendere ai compromessi di un “super anteriore”.

I clienti che amano il V12 secondo te prendono la 812 Competizione semplicemente perché è un’auto da collezione? Quanti la guideranno e apprezzeranno veramente?
È un po’ strano essere qui oggi a parlare di un’auto che prima di uscire è già diventata un po’ una leggenda. Perché percepisco il fermento che c’è dietro questa tipologia di vettura: tutti i clienti amano la loro 599 GTO e F12tdf non perché la collezionano, non per il possesso, ma per quello che la macchina riesce a regalargli in termini di emozione e di guida. Il sound e il motore sono sicuramente una buona parte di questo, ma i clienti non vanno in pista generalmente, riescono a immaginarsi questa vettura esattamente come (spero) l’avevo in mente anche io. E quindi la desiderano a un punto tale che tutto sta già avvenendo prima ancora che le auto escano dai nostri cancelli e vengano consegnate. È una sensazione strana quella di fare le dodici cilindri in versione speciale… Credo che le aspettative verranno ripagate con qualcosa di sufficientemente diverso.

2021-Ferrari-812-Competizione-05

In un mondo che ultimamente sta proponendo soltanto ibridizzazione, con un’alienazione alla classica passione, la Ferrari si ribella e dice la sua. Questa è la Ferrari per definizione…
Questa è la Ferrari che però accetta il cambiamento. Vorrebbe avere sempre in gamma vetture che in qualche modo ci collegano alle nostre grandi vittorie da ogni punto di vista, in questo caso anche sportivo. E lo faremo il più possibile. Però siamo aperti al cambiamento, quindi attraverso la 812 – che è presente – le nuove generazioni possono capire che macchine siamo in grado di fare e in qualche modo possiamo traghettare questi stessi valori in qualcosa di nuovo che in parallelo stiamo portando avanti. Non è in contrasto, è il modo più semplice di testimoniare oggi senza andare a vedere nei libri o nei vecchi video che cosa sono i “dodici” e che cos’è il rumore che ti lascia impressa nella memoria questa esperienza. È una testimonianza…

È una macchina del tempo…
È un’alternativa del nostro presente che ci porta a tenere i valori di Ferrari, averli chiari e far vedere da dove stiamo partendo verso un viaggio comunque nuovo.

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Ferrari 812 Competizione - La nostra intervista a Raffaele De Simone

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