La seconda vita della Fiat Uno giunge al termine in Brasile. Dopo 37 anni di successi, la Casa italiana chiude questo capitolo della propria storia con una serie limitata da 250 esemplari denominata Fiat Uno Ciao.
250 esemplari per dire Ciao. Dopo quasi 4,4 milioni di esemplari prodotti nella fabbrica di Betim, la Fiat ha deciso di creare una versione numerata dalle caratteristiche uniche. La tinta esterna è denominata Silverstone Gray ed è abbinata al tetto nero lucido e a specifici cerchi di lega da 14". La bandiera italiana è ripresa per il logo Uno sul portellone, mentre nell'abitacolo è presente una targhetta con la numerazione progressiva dell'esemplare sul lato passeggero. Sulle protezioni della fiancata è inoltre applicato un adesivo con la scritta "Uno Ciao: la storia di una leggenda". Gli interni sono rivestiti con finiture bicolore sui toni scuri, inoltre sono di serie il bracciolo centrale anteriore, il climatizzatore, il servosterzo, lo schermo Lcd al centro della strumentazione, lo specchietto interno panoramico per controllare i passeggeri posteriori e l'impianto audio con bluetooth e presa Usb.
La storia della Uno brasiliana. La Fiat Uno attuale, presentata nel 2010, è di fatto la seconda generazione del modello: la prima è stata costruita dal 1984 al 2013 con vari restyling e aggiornamenti tecnici e la fine della sua carriera è stata festeggiata con una serie speciale chiamata Grazie Mille (dal 1994 il modello era stato ribattezzato Mille in Brasile, mentre continuò ad essere commercializzato con il nome Uno in Argentina). Nel corso degli anni la Uno/Mille ha portato sul mercato sudamericano numerose anteprime, come il primo motore 1.0 benzina (1990), il primo climatizzatore nel segmento delle piccole (1994) e lo Start&Stop (2015).
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