La T.33 è la terza sportiva firmata da Gordon Murray come costruttore, dopo la T.50 e la più estrema T.50s Niki Lauda. Il tecnico di origini sudafricane, già autore di alcune tra le più originali e competitive monoposto di Formula 1 degli anni 70 e 80 - dalle Brabham di Carlos Reutemann, Niki Lauda e Nelson Piquet, alle invincibili McLaren di Ayrton Senna e Alain Prost -, si è distinto anche come l’ideatore della McLaren F1, la prima stradale della Casa di Woking. Da allora la sua filosofia non è poi cambiata granché: nel senso che per lui una vettura, per regalare il massimo piacere di guida, dev’essere leggerissima, avere dietro le spalle del pilota un V12 aspirato di grande cilindrata (che deve girare come un motore di F.1 degli anni 70-80) e disporre del cambio manuale. Altro tema ricorrente sulle sue supercar, è il sistema di ventole posizionato in coda, ereditato dalla Brabham BT46B di Formula 1 del 1978, che consente di generare l’effetto suolo. Detto questo, è assai difficile individuare delle rivali dirette delle sportive progettate da Murray. Ci siamo divertiti, però, a individuare, in questa ultra-nicchia, alcuni modelli che, pur differenziandosi anche molto dalla “Murray Collection”, possono vantare alcune similitudini, come il motore aspirato, il cambio manuale o la massa ridotta. Li abbiamo inseriti nella nostra Foto gallery, di possibili “alternative”, se così vogliamo chiamarle, alla “ricetta Murray”.