Salire a bordo della Volkswagen Golf GTI è come incontrare un vecchio amico che non hai mai dimenticato: il profumo inconfondibile dei materiali, la trama iconica dei sedili a scacchi, il volante rifinito da dettagli rossi e quella sigla che è ormai leggenda. L’ultima evoluzione della GTI eleva ulteriormente le performance di un’auto che, fin dal 1976, ha scritto la storia delle hot hatch. Se allora i suoi 110 CV rappresentavano una rivoluzione, oggi, sul restyling dell’ottava generazione, la potenza raggiunge i 265 CV (20 più della precedente), sempre erogati dal 2.0 TSI a quattro cilindri.
Primo Contatto: Golf GTI
Su strada. Premi il pulsante di accensione e il motore risponde con un rombo discreto, un equilibrio tra compostezza e sportività. Una melodia che avrei voluto più graffiante, soprattutto nei momenti di guida intensa. La GTI, però, sembra leggerti nel pensiero: si adatta a te senza chiederti di scendere a compromessi. Il sistema DCC permette di modulare la risposta degli ammortizzatori e della trasmissione in base alle tue esigenze, rivelandosi il punto forte di una vettura progettata per essere versatile. È perfetta per l’uso quotidiano, ma pronta a regalarti un sorriso quando decidi di divertirti. Insomma, lo spettacolo continua: infatti, il Dna della Golf GTI è fedele alla formula originale, una formula che resiste eroicamente all’erosione di normative sempre più restrittive, rendendo la compatta di Woflsburg una delle ultime rappresentanti delle hot hatch. L’agilità è un tratto distintivo, amplificato dall’anteriore con differenziale autobloccante a controllo elettronico, che garantisce un’ottima gestione della potenza in curva. Sul posteriore, invece, il comportamento è migliorato negli anni: ora chiude le traiettorie in rilascio, rendendo la guida più coinvolgente e precisa anche a velocità elevate.

Facile e prevedibile. L’erogazione del motore è fluida, con il turbo che aggiunge un’accelerazione vigorosa ma mai ingestibile, in perfetta armonia con un assetto che rimane sempre composto, anche in uscita di curva. C’è un bilanciamento magistrale tra confort e sportività: in città è docile e pratica, ma basta un rettilineo in pista per scatenarla. A ritmi elevati, trasmette una fiducia assoluta: il cambio DSG offre passaggi di marcia fulminei e gratificanti, ma ciò che conquista davvero è il feeling complessivo. Ogni curva scivola via veloce e si viene tentati a spingere sempre un po’ di più. Non sarà la più potente, la più veloce o la più efficace in pista, ma questa non è la sua missione. Con la Golf GTI, il divertimento sta nella semplicità: non serve strafare, basta guidare. Volete saperne di più? Guardate il video qui sopra.
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