Sono bastate tre tappe perché la Dakar 2017 rivelasse il proprio volto, mettendo in crisi alcuni dei protagonisti. I 780 km tra San Miguel de Tucuman e San Salvador de Jujuy si sono, infatti, rivelati un calvario per i Toyota Hilux, che pure stavano dando prova di prestazioni al top. Al-Attiyah, fino a quel momento pilota di punta del team, si è fermato lungo il percorso, dopo aver perso una ruota anteriore per un urto e la caduta in una grande buca: il pilota del Qatar ha poi ripreso la corsa, ma con due ore di distacco dai primi, cosa che lo esclude già dalla lotta per il successo finale. Problemi hanno però colpito anche gli Hilux di Nani Roma e di De Villiers, a loro volta costretti ad arrestarsi durante la tappa: per il sudafricano si è trattato di difficoltà alla pompa del carburante, che hanno richiesto mezz’ora di riparazioni.

Dominio Peugeot. La tappa si è così trasformata in un trionfo per le Peugeot 3008 DKR, che hanno messo a segno una tripletta: Peterhansel ha ritrovato il ritmo dei giorni migliori che gli ha permesso di staccare Sainz di 1’54” e Loeb di 3’08” (vittima di una foratura). Al quarto posto, grazie anche alle difficoltà delle Toyota, troviamo Hirvonen con la Mini Countryman JCW Rally, distanziato di 3’57” dal vincitore, davanti a un’altra Peugeot, quella di Despres, distanziato di 7’48”. La tappa è stata percorsa a una media di 80 km/h, con punte massime superiori ai 180; gli equipaggi si sono confrontati per la prima volta con le difficoltà dell’altitudine, avendo raggiunto il punto più elevato della gara a ben 4.960 m sul livello del mare. Cosa che ha comportato difficoltà di alimentazione per i motori e di affaticamento per i concorrenti. La speciale era divisa in due parti, collegate da un tratto di trasferimento; in totale, la parte cronometrata era di 364 km.

La classifica. Nonostante i problemi incontrati nella giornata, dovuti anche al suo ruolo di apripista, Loeb conserva il primato nella classifica assoluta delle auto, con 42” di margine su Sainz; terzo è Peterhansel, che con il successo di tappa si è riportato nelle posizioni di vertice, staccato di 4’18” dal leader. Ai primi posti si riaffacciano anche le Mini, con Hirvonen quarto a 9.38”; Despres (Peugeot) figura al quinto posto, davanti alle altre Mini di Terranova e Al-Rajhi e a Nani Roma, scivolato ottavo. Quanto alle Toyota, De Villiers figura ancora in gara al 14° posto e Al-Attiyah al 21°, ma bisognerà capire le condizioni delle loro vetture.
La tappa odierna. Oggi i concorrenti affronteranno 416 km di prova speciale e 105 di trasferimento, con le prime dune a 3.500 metri di altitudine, entrando in Bolivia e andando incontro a difficoltà di navigazione. Cosa che ha indotto Bruno Famin, direttore della Peugeot Motorsport, a esprimere cautela, nonostante le difficoltà degli avversari, anche per i distacchi ancora contenuti tra i primi dieci in classifica. Meno soddisfatto è risultato Sainz, che ha lamentato un problema di rotta nella terza tappa. E.D.
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