Il futuro dell’auto sarà strettamente dipendente dalla raccolta e dalla gestione dei dati e quindi dallo sviluppo di sistemi informatici proprietari all’avanguardia. Le Case europee ne sono pienamente consapevoli e in questo contesto - anche alla luce della necessità di ridurre la dipendenza dai colossi statunitensi, da decenni leader nello sviluppo di software - si inseriscono una serie di iniziative come la "Software République" promossa dalla Renault con diverse realtà francesi e soprattutto "Catena-X", un progetto avviato lo scorso dicembre da diversi colossi dell’industria tedesca che ora ha registrato anche l’adesione del gruppo Volkswagen.
Il progetto. "Catena-X" è una piattaforma che si pone l’obiettivo di agevolare lo scambio di dati standardizzati tra le aziende e creare una stretta rete di legami tra produttori e fornitori del settore automobilistico con il fine di migliorare la trasparenza su diversi aspetti delle loro relazioni: dalla qualità delle forniture all’ottimizzazione della logistica, fino al raggiungimento dei target di sostenibilità. Tra i partner figurano la BMW, il gruppo Daimler e la multinazionale dell’informatica Sap, ma al progetto hanno aderito anche altri nomi di spicco del tessuto economico tedesco come la Bosch, la ZF Friedrichshafen, la Henkel, la Schaeffler, la Siemens e la Deutsche Telekom. L’iniziativa, che già quest'anno dovrebbe lanciare le prime applicazioni, è sostenuta dal governo di Berlino nel quadro di "Gaia-X", il programma finanziato da Bruxelles per lo sviluppo di una struttura di clouding paneuropea in grado di ridurre la dipendenza dagli analoghi servizi offerti da colossi statunitensi del calibro di Amazon o Microsoft e, quindi, aumentare la cosiddetta "sovranità digitale" del Vecchio Continente.
Il peso di Wolfsburg. L’adesione del gruppo Volkswagen è di rilevante importanza non solo per le sue dimensioni, ma anche per il suo peso specifico nel mercato delle forniture. Il costruttore di Wolfsburg, infatti, è il maggior acquirente di componentistica in Europa, pertanto il suo ingresso potrebbe spingere altre aziende a rompere gli indugi per aderire alla piattaforma e rendere "Catena-X" lo standard europeo non solo del comparto automobilistico, ma dell’intera industria continentale. L’obiettivo è attirare soprattutto le piccole e medie imprese che rappresentano la parte più consistente della catena delle forniture: attualmente ci sarebbero oltre 200 aziende interessate a partecipare all’iniziativa.
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