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Prove su strada

La nostra prova su strada

Mercedes CLS 250 CDI Shooting Brake

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Di sorelle votate alla praticità, la CLS non sentiva certo il bisogno. Troppo sofisticata, troppo sussiegosa per avere necessità così terrene e materiali. D'accordo, adesso c'è un portellone, una linea che la fa somigliare a una station wagon, ma sono tutte scuse belle e buone: in realtà, sono soltanto modi per renderla ancora più originale ed eccentrica.

Cinque porte per sfizio. Qui, in fondo, della praticità non interessa a nessuno, e pure il nome ci mette del suo per togliere di mezzo ogni riferimento alle volgarità del quotidiano. Familiare, station wagon, break? Per carità, niente di così dozzinale e scontato. L'"altra" CLS è stata battezzata Shooting Brake, definizione che nasce per modelli di lusso pensati per il tempo libero di personaggi come cacciatori (in tenute rigorosamente private) e golfisti. A dire il vero, una shooting brake prevederebbe due sole porte. Qui ce ne sono un paio di troppo, ma non è un gran problema, visto che sua sorella ha fatto scoprire al mondo che si può essere coupé anche con quattro porte.

Un posto in più. A ben guardare, qualcosa di orientato alla facilità d'uso è stato fatto: a Stoccarda non se la sono sentita di proseguire con lo snobismo dei quattro posti e, per la Shooting Brake, hanno evitato le poltrone singole e il tunnel continuo per chi siede dietro. Al loro posto, c'è un classico divano capace di accogliere anche il quinto passeggero, che però deve accontentarsi un po'. Ebbene sì, esattamente come capita sulle auto dei comuni mortali, perché il sedile è conformato più che altro per garantire agio e comodità per gli altri due occupanti, col risultato che quello centrale si ritrova appollaiato su un divano che non fa granché per accoglierlo.

Dentro è una vera CLS. E già che ci siamo, vale la pena di parlare dell'accessibilità, per la quale la CLS non ha mai ricevuto grandi elogi, soprattutto dai passeggeri posteriori. La faccenda non è migliorata granché, perché anche sulla Shooting Brake chi sta dietro deve piegare il capo (nel vero senso della parola) allo stile. A bordo, però, si è ricompensati da qualche centimetro d'aria in più sopra la testa, sia davanti sia dietro, concesso soprattutto dalla linea meno sfuggente del padiglione. Per il resto, gli interni sono pantografati su quelli della coupé, e si ritrova in un attimo ciò che rende le CLS diverse da tutte le altre: si sta seduti bassi, quasi infossati, con la sensazione di essere avvolti dall'abitacolo.

Scendere a patti con la visibilità. Anche dall'interno, infatti, la linea di cintura alta e la finestratura sottile si fanno sentire: ci si può regolare il posto di guida alla perfezione, ma con la visibilità bisogna sempre scendere a patti. I sensori danno una bella mano, che però non basta a rassicurare sempre e comunque: a volte si fa fatica a capire dove finisca realmente il cofano, grande e grosso com'è. Possiamo dirlo, però? Il fascino della CLS passa anche per questi dettagli. Sembrano piccole perversioni, ma gli appassionati ci hanno capito al volo. A proposito dei sensori di parcheggio: rimane un mistero il motivo per il quale comincino a suonare soltanto quando le indicazioni nei display passano dal giallo al rosso. L'ostacolo, a quel punto, è ormai molto vicino e, alle volte, si pigliano degli spaventi mica male.

Finiture da...yacht. Sulla qualità delle finiture non abbiamo mai avuto granché da (ri)dire, già dai tempi in cui provammo la coupé, ma la Shooting Brake è riuscita a stupirci. Il pezzo di bravura viene fuori quando meno te l'aspetti, in un certo senso: sollevi il portellone (elettrico di serie, of course) e, al posto della classica moquette, scopri un piano di carico di legno. Sì, avete capito bene: splendido ciliegio americano, lavorato come il pavimento del ponte di uno yacht. Insomma, roba che sembra rubata a un Aquarama. Uno splendore che, però, si paga a caro prezzo: per averlo bisogna mettere in conto ben 5.136 euro. Quanto basta per far cadere la mascella, che rimane invece al suo posto se si bada alle dimensioni del vano. Abbiamo rilevato 385 litri, che non sono poi tantissimi. Ma ve l'avevamo detto: della razionalità, alla Shooting Brake, importa poco. Tanto più che, se il problema è caricare, alla Mercedes la soluzione ce l'hanno già e si chiama Classe E. Fascino minore, ma 508 litri pronti all'uso.

Quattro cilindri possono bastare. Dietro il 250 della sigla, la Shooting Brake cela un quattro cilindri che eccede, neppure di tanto, i due litri. Se non vi siete ancora abituati ai nuovi parametri sanciti dal downsizing, avrete già deciso che sono pochini per muovere come si deve un oggetto lungo cinque metri e pesante due tonnellate. Vale la pena di ricredersi al più presto, perché i 204 cavalli presenti nel cofano ci sanno fare, eccome. La doppia sovralimentazione s'incarica di coprire anche i bassi regimi e, in effetti, la Shooting Brake risponde in maniera vispa anche quando si schiaccia l'acceleratore a 1.500 giri. Bisogna solo fare l'abitudine a una certa rumorosità da diesel: dal punto di vista razionale, è un problema veniale, ma resta un dettaglio che mal si sposa con i quarti di nobiltà che indiscutibilmente appartengono alla casata CLS. E lo stesso discorso vale anche per il fatto che, appena si comincia ad alzare il ritmo, ci si trova in quattro e quattr'otto col motore a 3.000/3.500 giri. Niente di male, anche in questo caso, ma la gustosità di un'ammiraglia passa anche per le sottigliezze: per esempio, riuscire a prendere velocità sfiorando appena l'acceleratore. Che sono poi gli aspetti che danno un senso alla 350 e al suo V6 di tre litri, perché, a badare alla solita razionalità, il nostro quattro cilindri basta e avanza. Tanto più di questi tempi: tra crisi, redditometro e superbollo, non è facile decidere di comperare un'automobile come la Shooting Brake.

Come va su strada. In città rimpiangerete magari una Mini o una 500, ma, appena ci si allontana dalla pazza folla del traffico urbano, la CLS cala le sue carte una a una. In autostrada è un incrociatore perfetto (avevate dubbi?), ma anche sul misto se la gioca bene. I cinque metri tendono a farsi dimenticare e la Shooting Brake scivola bene da una curva all'altra. Senza aggressività, ma con una padronanza che ti fa venire voglia di passare alla traiettoria successiva e che dà senso a un assetto rigido su buche e tombini. Ovvio, non bisogna esagerare, perché, quando le curve diventano troppo strette, le due tonnellate cominciano a farsi sentire e il sottosterzo diventa una realtà con la quale fare i conti. Ma non bisogna spaventarsi: è soltanto il modo con cui la Shooting Brake ti ricorda che, lei, è una signora.

In sintesi. Questo è uno di quei casi in cui la scelta si gioca tutta sul filo delle emozioni (sempre che siate indecisi). Per una volta, il portellone non conduce con sé nessuna istanza razionale, non si è "costretti" a sceglierlo per motivi puramente pratici o funzionali. La Shooting Brake è più che altro un secondo modo d'intendere l'anima stilistica della più originale tra le Mercedes. Per quanto ci riguarda, quell'aria da auto di Crudelia Demon della berlina-coupé rimane insuperabile, ma è davvero questione di punti di vista. Saranno in molti a preferire la seconda via inaugurata da questa nuova CLS?

Pregi e difetti

MERCEDES Classe CLS (X/C218)

CLS 250 CDI SW BlueEFFICIENCY

Pregi

Atmosfera di bordo La Shooting Brake è ben fatta come tutte le CLS. Ci sono però alcuni dettagli davvero fuori dal comune, come il piano di carico di legno. Costo proibitivo, ma effetto garantito.
Consumi I numeri sembrano quelli di un'auto di dimensioni e pretese decisamente più modeste. Rispetto al V6 di tre litri, migliorano soprattutto le medie d'uso.

Difetti

Percezione degli ingombri Il cofano lungo, la linea di cintura alta e la finestratura ridotta. C'è tutto quello che serve per complicare la situazione.
Accessibilità posteriore Qualcosa bisogna pur sacrificare allo stile e all'originalità. È messa un pochino meglio della berlina, ma il problema continua a rimanere.

Velocità

Massima

Accelerazione

0-100 km/h
400 da fermo
1 km da fermo

Ripresa

(a min/max carico)

70-120 km/h
1 km DA 70 km/h

Frenata

100 km/h a minimo carico

Percorrenza media e Autonomia

STATALE
AUTOSTRADA
CITTÀ
MERCEDES CLS 250 CDI SW BlueEFFICIENCY
233.94 km/h
MERCEDES CLS 250 CDI SW BlueEFFICIENCY
8.4 s
16.1 s
29.5 s
MERCEDES CLS 250 CDI SW BlueEFFICIENCY
8.3 / 9.0 s
26.7 s
MERCEDES CLS 250 CDI SW BlueEFFICIENCY
0.0 m
MERCEDES CLS 250 CDI SW BlueEFFICIENCY
14.1 km/l
12.3 km/l
11.5 km/l
LEGENDA
  • N.P. - Rilevazione non possibile
 
Posto guida
Plancia e comandi
Strumentazione
Climatizzazione
Visibilità
Finitura
Accessori
Dotazioni di sicurezza/Adas
Abitabilità
Bagagliaio
Confort
Motore
Accelerazione
Ripresa
Cambio
Sterzo
Freni
Consumo
MERCEDES CLS 250 CDI SW BlueEFFICIENCY

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