La linea della Alfa Romeo Stelvio è rimasta quella elegante e muscolosa di sempre, ma con il recente restyling ha guadagnato uno sguardo più cattivo, con fari a matrice attiva di Led di serie e la strumentazione digitale personalizzabile nel “cannocchiale” dietro il volante. Gli interni propongono ancora una plancia elegante e pulita, impreziosita da alcuni stilemi introdotti dalla Tonale. Il posto di guida è ottimo e le finiture all’altezza delle concorrenti più blasonate, con tanti tocchi da vera Alfa, dai grandi paddle di alluminio dietro il volante alle cuciture a contrasto dei sedili; unica pecca il display dell’infotainment da 8,8 pollici (reali), non proprio enorme, e la connettività Apple Carplay e Android Auto solo via cavo. Eccellente la funzionalità dei comandi e la dotazione tecnologica: come sulla Tonale, la Stelvio dispone della tecnologia basata su blockchain per riportare in maniera sicura le informazioni relative alla storia di ogni singolo esemplare. Discreto lo spazio nel bagagliaio, ben rifinito e dalla forma regolare: 525 litri.
Come va. Quattro i motori in gamma, due diesel e due benzina (compreso il V6 da 520 CV della Quadrifoglio): senza aiuti elettronici, sono abbinati al cambio automatico AT8 e alla trazione integrale Q4, tranne il 2.2 turbodiesel da 160 CV. La Stelvio segna nuovi limiti per l’handling delle sport utility: è veloce, precisa, da guidare è un autentico piacere. Lo sterzo è diretto, l’avantreno svelto e il telaio sano. Il cambio lavora sempre puntuale, dolce quando serve, cattivo e rapido nella modalità di guida sportiva. I consumi sono adatti al tipo di vettura: la 2.0 turbo da 280 CV percorre mediamente 9,9 km con un litro, che diventano 8,4 nel caso della Quadrifoglio. A dispetto dell’indole la Stelvio sa anche essere confortevole: c’è qualche piccola rumorosità aerodinamica qua e là, ma nel complesso si viaggia bene, anche nel day by day, con sospensioni che assorbono bene le asperità dell’asfalto. Completa la suite di aiuti alla guida, con cruise control adattivo, mantenimento attivo della traiettoria e monitoraggio dell’angolo cieco.