Come va Il cuore pulsante della Cupra Ateca è un motore tuttofare, il 2.0 TFSI da 300 cavalli, il vero pezzo forte del pacchetto tecnico. Il turbobenzina vanta curve di potenza e coppia piatte come una tavola: 300 CV costanti fra i 5.300 e i 6.500 giri, 400 Nm onnipresenti fra i 2.000 e i 5.200 giri. All’atto pratico, questi numeri non si traducono in una spinta estremamente emozionante, proprio perché molto lineare, ma senza dubbio c’è sempre tantissima sostanza sotto il piede destro, capace di produrre numeri che meritano rispetto: 4,86 secondi per archiviare la pratica dello 0-100 e il km da fermo coperto in 24”6, con 206,6 km/h di velocità d’uscita. I consumi? Non così drammatici come si potrebbe immaginare: 10,6 km/litro in media. Per la prova della 2.0 TSI Dsg 4Drive, non abbiamo resistito alla tentazione di portare la Cupra Ateca sulla nostra pista di Handling di Vairano, per vedere come se la cava facendo sul serio. Ebbene, la Suv spagnola ha fermato il cronometro su 1’22”249, un tempo inferiore di soli 31 millesimi rispetto alla VW Golf R con il medesimo layout tecnico. La Ateca ha così dimostrato di non patire affatto i limiti congeniti della sua carrozzeria, ossia il baricentro alto e un peso di circa 100 kg più elevato rispetto alla due volumi Volkswagen. La vettura si è comportata molto bene nel misto stretto, dove non patisce il sottosterzo, e anche il rollio non si rivela mai invadente. L’accenno di sovrasterzo sul veloce aiuta poi gli inserimenti in curva. Bene anche l'impianto frenante Brembo opzionale, molto potente e resistente; nelle frenate scomposte, però, a volte tende al bloccaggio, sintomo di una taratura Abs che andrebbe affinata ulteriormente per questo specifico impianto.
Pregi. Comportamento efficace, che riesce a divertire come una compatta sportiva, senza risultare fastidiosamente estrema. Prestazioni elevate garantite dal mix tra i 300 cavalli e la trazione integrale.
Difetti. Percorrenze intorno ai 10 km con un litro in media, accettabili in relazione alle prestazioni. Se si guida con il piede pesante, l'autonomia cala in modo significativo.