Questa Suv media (lunga 444 cm, in zona Nissan Qashqai), dalle linee semplici e moderne, nasce in Cina e viene poi rifinita e preparata per la vendita in Italia, dalla EMC di Palazzolo sull’Oglio. Chi siede davanti non ha a disposizione moltissimo spazio, specialmente in altezza, mentre chi si accomoda sulle sedute posteriori può contare su un po’ di agio in più, grazie anche al passo di 263 cm. La plancia ha un aspetto elegante, con finiture discrete e una buona quantità di tasti fisici, disposti perlopiù in maniera razionale (anche se qualche dettaglio andrebbe migliorato). Limitata la capacità dell’infotainment: lo schermo da 10” ha una grafica elementare, non è connesso a internet e offre la connettività Android Auto e Apple CarPlay, ma soltanto via cavo. Le prese di ricarica presenti nell’abitacolo sono di tipo A. Il bagagliaio, ben rifinito ma poco attrezzato per organizzare il carico, mette a disposizione 276 litri, misurati dal Centro prove.
Come va. La EMC Sei è mossa da un 1.5 turbobenzina da 147 CV, abbinato al cambio automatico e con l’impianto a Gpl, realizzato direttamente in Italia dallo specialista Brc (il serbatoio è come sempre nel bagagliaio, al posto della ruota di scorta). Pur consumando di più, il risparmio al distributore paga sempre: con un pieno (circa 28 euro) di Gpl si hanno a disposizione 348 km di autonomia. Alti i consumi a benzina: il Centro prove ha rilevato una media di 11,1 km/l, che diventano 10,2 in città. Nel complesso, con i due serbatoi pieni si possono percorrere fino a 915 chilometri. La EMC Sei non è un’auto dall’indole sportiva, ed è bene non esagerare: in ogni caso, la tendenza sovrasterzante (sull’asciutto) viene tenuta a bada da un Esp che lavora in modo poco preciso e piuttosto brusco. Ridotta all’osso la dotazione di sicurezza: trattandosi di auto venduta in piccola serie non deve sottostare a tutti gli obblighi di sicurezza imposti dall'Unione Europea. Non è prevista la frenata automatica d'emergenza, men che meno la guida assistita di livello 2.