L'ultima carta in Regione è un appello al (prossimo) governo
Il consiglio regionale della Lombardia ha approvato la mozione presentata dalla Lega per chiedere la sospensione dei divieti alla circolazione nell'area B del Comune di Milano per le auto diesel Euro 5 e benzina Euro 2. Il testo, approvato a maggioranza con 39 voti favorevoli e 9 contrari, include anche un'ulteriore iniziativa da affidare al prossimo governo. La mozione, infatti, invita l'ormai imminente esecutivo ad "attivarsi presso l’Unione europea per ottenere una deroga alle limitazioni di utilizzo dei veicoli nel periodo strettamente necessario a superare la crisi economica causata dal caro energia, senza incorrere nell’apertura della procedura di sanzionamento da parte di Bruxelles". La maggioranza non ha, invece, accolto alcuni emendamenti per inserire sgravi fiscali e bonus per l'acquisto di auto a basso impatto ambientale, modifiche al MoVe-In, una campagna informativa, la promozione e il finanziamento di forme di trasporto sostenibile, investimenti nelle agenzie di trasporto pubblico locale e incentivazione di car sharing e car pooling.
Le motivazioni. La richiesta di sospensione è motivata con la difficile congiuntura economica affrontata dal Paese a causa del "drastico aumento dei costi dell’energia associato all’incremento dell’inflazione, che sta colpendo violentemente i bilanci di imprese e famiglie con ripercussioni evidenti sia sulla possibilità di spesa che di investimento". Il contesto è reso ancora più complesso dalla fase post pandemica e dalla guerra in Ucraina. Secondo la mozione, i divieti stabiliti dall'amministrazione meneghina "di fatto obbligheranno migliaia di persone, piccoli artigiani, commercianti, imprese e liberi professionisti già provati dalla difficile situazione economica e dal caro energia, ad effettuare nuovi investimenti al fine di poter conservare la propria attività. Tali investimenti possono comportare degli aggravi economici insostenibili e rappresentare pertanto un passo decisivo verso la chiusura delle attività indebolendo ulteriormente il tessuto economico lombardo".
Possibile presidio. "La decisione unilaterale del sindaco di Milano sull'area B - ha aggiunto il primo firmatario Roberto Anelli - rappresenta un colpo durissimo per l'economia. Chiedere questo sacrificio in un periodo caratterizzato da un forte aumento dei costi, è un atto totalmente privo di buonsenso". La mozione ha ricevuto il sostegno dell'assessore all'Ambiente e al Clima, Raffaele Cattaneo, secondo il quale il provvedimento del Comune è animato da “da furore ideologico e dalla necessità di fare cassa", è "inopportuno in un periodo di grave crisi" ed è "di limitata efficacia in termini di riduzione dell’inquinamento atmosferico. Nasce da un’idea sbagliata: quella di una città chiusa in se stessa come nel Medioevo che scarica gli effetti delle sue decisioni su chi entra a Milano per lavoro, studio o per curarsi e di chi vive intorno alla città”, conclude Cattaneo. Tra l'altro, lo scontro tra la Lega e il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, potrebbe concretizzarsi anche con iniziative di protesta in piazza. Il Carroccio, nel caso di (probabile) scarso successo della mozione, ha minacciato l'organizzazione di un presidio davanti Palazzo Marino con la presenza dei consiglieri regionali della maggioranza di centrodestra e con i sindaci dell'hinterland contrari al provvedimento.
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