Incendio in una concessionaria allagata, "quarantena" per ibride ed elettriche
L'alluvione che ha colpito con effetti catastrofici l'Emilia-Romagna ha generato non poche polemiche su quali possano essere le conseguenze, per le auto elettrificate, di un prolungato contatto con l'acqua. C'è chi esclude grandi problemi anche grazie ai particolari sistemi di isolamento degli accumulatori e dei sistemi elettrici ed elettronici, mentre qualcuno teme che, in situazioni del genere, un veicolo a batteria possa rappresentare un rischio. A Ravenna hanno quindi pensato a una soluzione "salomonica": fermare, in via precauzionale, le ibride e le elettriche per un periodo limitato di tempo. In poche parole, il Comune, anche su consiglio dei vigili del fuoco, ha disposto una sorta di "quarantena": ovviamente non di quaranta giorni, ma di "soli" 15.
La disposizione. "A scopo precauzionale - si legge in un comunicato dell'ente ravennate e in un volantino pubblicato sui social -, i concessionari e i soggetti privati che a qualsiasi titolo possiedono veicoli elettrici e ibridi che hanno subito immersione in seguito agli eventi meteorologici dei giorni scorsi, o che si trovano in ambienti particolarmente umidi, devono adottare alcune misure preventive a tutela della pubblica incolumità. In particolare tali veicoli devono essere posti per 15 giorni in quarantena, devono cioè essere tenuti in spazi esterni, con una distanza tra un veicolo e l’altro, da edifici e da altri veicoli di almeno cinque metri. Tali misure sono state disposte su richiesta dei Vigili del fuoco". Richiesta che non deve sorprendere più di tanto dopo quanto successo all'interno di una concessionaria locale.
L'incendio. La "quarantena" per ibride ed elettriche, infatti, è stata disposta per scongiurare il rischio che si verifichi un'incendio analogo a quello accaduto nel parcheggio di una concessionaria di Fornace Zarattini, una delle frazioni maggiormente penalizzate dal mancato deflusso delle acque e dal conseguente ristagno. Stando a quanto riferito da diverse testate locali e dai post di alcuni utenti su vari social network, una vettura ha letteralmente preso fuoco e i vigili sono stati costretti a intervenire per spegnere un incendio che, solo per la prontezza delle squadre di intervento, non ha prodotto ulteriori danni. A spiegare la dinamica dell'evento è stato il titolare: "Le auto elettriche, se circolano quando piove, o se transitano anche con l’acqua alta, va detto a chiare lettere, non evidenziano alcuna criticità. Ovvero non hanno assolutamente alcun tipo di problema", si legge in una dichiarazione riportata dal Resto del Carlino. "Il problema specifico, sul quale sono intervenuti i vigili del fuoco, è stato invece determinato dal fatto che l’auto in questione è rimasta immersa nell’acqua per uno o più giorni, senza peraltro circolare. Tutto quello che si poteva fare è stato fatto, anche con perizia e tempestività. Il danno è stato circoscritto ed è rimasto limitato, proprio perché ci si era mossi per tempo, avendo ben chiaro cosa poteva succedere". Infatti, il proprietario della concessionaria allagata rivela che negli ultimi giorni i vigili hanno "chiesto una mappatura di tutte le auto elettriche presenti in ognuna delle concessionarie di Fornace Zarattini, proprio al fine di evitare problemi in conseguenza dell’alluvione. Alle 7.35 di mattina è arrivato l’allarme per l’incendio e, in 15 minuti, il problema è stato risolto". I pompieri, però, hanno preferito la strada della prudenza per evitare interventi analoghi e chiesto la quarantena per qualsiasi veicolo elettrificato della zona.
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