Una dopo l’altra, le case automobilistiche hanno annunciato rallentamenti o fermi delle loro linee di produzione a causa della mancanza di componenti elettronici: è la crisi mondiale dei microchip. Quattroruote di giugno indaga a fondo sul tema e pubblica un’inchiesta che ricostruisce lo scenario intercontinentale della produzione dei semiconduttori, sempre più essenziali al funzionamento delle auto. Un mercato concentrato nelle mani di pochi player che però, per il 70%, si riforniscono degli elementi di base (i wafer di silicio) da un’unica azienda, la Tsmc di Taiwan; per la quale, però, il settore automotive rappresenta soltanto il 3% del fatturato, molto distante da quello realizzato lavorando per chi sforna smartphone, tablet e laptop. La cui domanda è, tra l’altro, esplosa durante la pandemia, per le esigenze di smartworking e comunicazione a distanza che hanno interessato tutto il mondo...