Si torna a parlare di ipotesi di vendita per la Ducati. Nel corso dell'assemblea annuale degli azionisti del gruppo Volkswagen, infatti, il nuovo ceo Herbert Diess ha dichiarato che per la Casa di Borgo Panigale saranno valutate delle prospettive sostenibili per il futuro. Per il marchio motociclistico, insieme ad altre realtà del gruppo come la Man Diesel & Turbo e l'azienda di trasmissioni Renk, saranno presto studiate delle strategie di crescita che potrebbero portare a eventuali spin-off.
Futuro in crescita. "Per le imprese non core come Ducati, Renk e Man Diesel & Turbo", ha dichiarato Diess a Berlino, "elaboreremo prospettive future sostenibili". Ciò potrebbe portare a un progressivo ampliamento di questi marchi tramite nuovi piani pensati per far crescere il giro d'affari e rendere indipendenti le tre aziende di proprietà del gruppo. Queste soluzioni dovranno essere valutate dai manager tedeschi e rientreranno all'interno di una riorganizzazione pensata per migliorare le sinergie tra i vari brand.
Il passato e la possibile cessione. Acquistata dalla Lamborghini nel 2012, ed entrata così nell'orbita del gruppo Volkswagen, la Ducati è stata già oggetto di varie ipotesi su una possibile vendita, pensata per arginare i costi del dieselgate. Lo scorso anno diversi potenziali acquirenti, tra i quali figuravano la famiglia Benetton, la Polaris, la Harley Davidson e la stessa Investindustrial, ex proprietaria del marchio di Borgo Panigale, avevano preso contatti con il gruppo tedesco per rilevare l'azienda motociclistica italiana. A dicembre, però, a seguito dell'opposizione dei sindacati alla vendita e in ragione di un miglioramento dei conti, l'ad dell'Audi Rupert Stadler aveva messo a tacere tutte le voci riguardo a eventuali cessioni, definendo la Ducati come "perfetta implementazione della nostra filosofia premium nel mondo delle moto". Posizione che ora, forse, potrebbe essere di nuovo messa in discussione.
Maggiore integrità. Nel suo intervento all'assemblea degli azionisti, come riportato dalla Reuters, Herbert Diess ha inoltre promesso agli azionisti nuove direttive atte a migliorare l'etica, l'integrità e la conformità del gruppo. "La Volkswagen deve diventare più onesta, più aperta e più sincera" ha affermato l'ad, che ha poi invitato l'intera industria automobilistica a valutare la possibilità di costruire batterie elettriche direttamente in Europa. Il gruppo tedesco ha già investito 40 miliardi di dollari per lo sviluppo delle auto elettriche, quattro quinti dei 50 miliardi di euro pianificati per le nuove soluzioni di mobilità.
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