La corsa da record delle performance finanziarie della Ferrari si ferma nel terzo trimestre. La Casa di Maranello, infatti, ha chiuso il periodo luglio-settembre con risultati in leggera crescita ma inferiori alle attese del mercato.
Le consegne crescono del 10,6%. Nel corso del trimestre, le vetture consegnate hanno raggiunto le 2.262 unità, con un incremento del 10,6% rispetto al corrispondente periodo dell'anno scorso. Le performance commerciali sono state trainate dagli 8 cilindri (+11,4%) e nello specifico dalla Portofino, mentre per i 12 cilindri l'incremento è stato del 7,9%, grazie al successo della 812 Superfast (compensato, in parte, dal calo delle vendite de LaFerrari Aperta, ormai al termine del suo ciclo di produzione limitato). In termini geografici, la regione Emea (Europa, Medio Oriente e Africa) ha registrato un aumento dell'11,3%, le Americhe del 4,6%, l'area di Cina, Hong Kong e Taiwan del 6,6% e il resto dell'Asia-Pacifico del 27,5%.
Ricavi sostanzialmente stabili. Nel dettaglio, i ricavi netti sono cresciuti dello 0,3% (+2,2% a cambi costanti), attestandosi sugli 838 milioni di euro, molto al di sotto degli 861 milioni attesi dal consenso degli analisti elaborato dall'agenzia Bloomberg. I ricavi da Automobili e parti di ricambio sono risultati pari a 616 milioni, con una crescita dell'1,9% frutto dei maggiori volumi, in particolare della 812 Superfast, della Portofino e dell'edizione limitata della J50. Tuttavia, il mix di prezzo è peggiorato per effetto dei maggiori volumi dei modelli V8 e del calo delle vendite de LaFerrari Aperta. I ricavi dai motori sono invece calati del 19,9%, arrivando a 70 milioni per il venir meno delle vendite alla Maserati, mentre i proventi da sponsorizzazioni, commerciali e relativi al marchio sono saliti del 3,4% a 128 milioni grazie al miglior posizionamento nelle classifiche del Campionato 2017 e ai maggiori ricavi da sponsor, in parte compensati dal calo delle vendite generate dalle attività legate al marchio.
Redditività sotto le attese. Sono soprattutto le voci reddituali a mostrare un andamento deludente. L'Ebitda adjusted, ossia al netto delle componenti atipiche o straordinarie, è migliorato del 4,7% fermandosi a 278 milioni, quattro in meno delle attese. L'utile netto, sempre adjusted, è passato da 141 a 146 milioni, a fronte dei 198 milioni del consenso. Andamento invece soddisfacente per l'indebitamento industriale netto, ridotto da giugno a settembre da 472 milioni a 372 (411 il dato atteso dal mercato) grazie a flussi di cassa per 100 milioni e nonostante investimenti per 155 milioni destinati all'ampliamento e all'ibridizzazione della gamma.
Confermati i target. Sulla base di quanto raggiunto nei primi nove mesi dell'anno, la Casa ha comunque sottolineato di essere in linea con gli obiettivi per il 2018 e quindi di essere sulla buona strada per chiudere "un altro grande anno". Del resto, tra gennaio e settembre le consegne sono cresciute del 7% a 6.853 unità, i ricavi del 4% a 2,575 miliardi, l'Ebitda e l'Ebit adjusted, rispettivamente, del 19% a 84 milioni e del 24% a 630 milioni, mentre l'utile netto è salito a 596 milioni (+14%). Per questo motivo, sono state confermate le stime annuali su oltre 9 mila consegne, ricavi netti pari o superiori a 3,4 miliardi, un Ebitda adjusted di almeno 1,1 miliardi, un indebitamento industriale netto inferiore a 350 milioni e investimenti per circa 650 milioni. In seguito alla pubblicazione della trimestrale, il titolo perde in Borsa l'1,7%.
Le Icona diventeranno un pilastro della strategia. Al termine della presentazione dei risultati trimestrali, i vertici della Ferrari hanno tenuto la classica conference call con gli analisti, tornando su alcune tematiche previste all'interno del piano industriale presentato a settembre, a partire dal progetto Icona. Le nuove supersportive a tiratura limitata diventeranno presto uno dei pilastri portanti della strategia del Cavallino grazie ai significativi margini di guadagno che saranno in grado di generare. I primi depositi per le Monza SP1 e SP2 impatteranno già sui conti del primo trimestre del prossimo anno finanziario, mentre gli ultimi 10 esemplari della LaFerrari Aperta saranno venduti nel corso dei prossimi mesi. Nella prima metà del 2019 la Casa di Maranello presenterà due nuovi modelli, mentre come già annunciato, il progetto Purosangue vedrà la luce nel 2022.
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