La Renault conferma il suo interesse a valutare nei dettagli la proposta di aggregazione alla pari presentata dal gruppo FCA. La posizione dell'azienda transalpina è stata esplicitata in un comunicato diffuso al termine di una riunione del consiglio di amministrazione a Parigi.
Interesse per le opportunità della fusione. "Dopo un'attenta analisi dei termini della proposta amichevole di FCA, il Consiglio di Amministrazione ha deciso di studiare con interesse l'opportunità di una combinazione aziendale del genere, che dia forza alla presenza manifatturiera di Groupe Renault e crei valore aggiunto all'Alleanza" con la Nissan e la Mitsubishi, afferma La Régie nel suo breve comunicato. "A tempo debito - aggiunge - verrà diffusa un'ulteriore comunicazione per informare il mercato dei risultati delle trattative, nel rispetto delle leggi e dei regolamenti in vigore".
Nuove voci sulla futura governance. Nessun ulteriore dettaglio è emerso dal comunicato, in particolare su alcune indiscrezioni lanciate dalla stampa transalpina sulla futura governance del gruppo frutto della fusione. Diverse testate parlano infatti della possibile composizione del futuro vertice aziendale sulla base di quanto proposto dagli italo-americani: John Elkann, attuale presidente della FCA, dovrebbe avere un analogo incarico nel nuovo gruppo, mentre l'incarico di amministratore delegato dovrebbe essere affidato a Jean-Dominique Senard, attuale presidente della Renault.
Governo favorevole, Borsa entusiasta. Nelle prime ore della mattinata è intanto arrivato il sostegno all'operazione dal governo francese. "Il governo è favorevole ma è necessario che le condizioni della fusione siano propizie allo sviluppo economico della Renault e, naturalmente, ai dipendenti della Renault", ha affermato il portavoce dell'esecutivo Sibeth Ndiaye. "Guarderemo le condizioni a cui sarà concluso l'accordo. È una discussione che avremo, anche come azionisti di Renault, con la società", ha aggiunto Ndiaye confermando che alla fine sella scorsa settimana Senard ha incontrato il ministro delle Finanze francese, Bruno Le Maire, per presentare la proposta della FCA. Se il governo è favorevole all'operazione, ancora di più lo è il mercato borsistico. A Parigi il titolo Renault guadagna poco meno del 15%. Al contrario le azioni della connazionale PSA perdono oltre il 3% per le minor probabilità di un coinvolgimento nel consolidamento del settore proprio con il gruppo FCA.
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