La Baic avrebbe avviato le manovre per raddoppiare la propria partecipazione nel capitale della Daimler e quindi ottenere un rappresentante all'interno del consiglio di sorveglianza del gruppo proprietario della Mercedes-Benz. Secondo l'agenzia di stampa Reuters, la società cinese, da tempo intenzionata a rafforzare la propria presa sul conglomerato tedesco, avrebbe già iniziato ad acquistare azioni Daimler sul mercato borsistico con l'obiettivo di salire dal 5% al 10%.
Nel mirino la Geely. La Baic è attualmente il terzo maggior azionista della Daimler: il secondo è il fondo sovrano del Kuwait con il 6,8% mentre il primo, con il 9,69%, è un veicolo di investimenti legato all'imprenditore cinese Li Shufu, fondatore della Zhejiang Geely Holding, a sua volta proprietaria della Geely Automobile nonché della Volvo e della Lotus. L'obiettivo della Baic sarebbe quello di superare i connazionali, chiedere un posto nel consiglio di sorveglianza e quindi ottenere il riconoscimento di partner senior del gruppo tedesco: in tale posizione, la Baic potrebbe successivamente fare pressioni sui tedeschi per soddisfare la richiesta di rafforzare la partnership in corso in Cina. La società di Pechino è già da anni il principale alleato cinese della Daimler grazie alla joint venture Beijing Benz Automotive e ad altre collaborazioni. Il 5% del capitale del gruppo tedesco è stato, tra l'altro, acquistato solo dopo l'ufficializzazione dell'ingresso di Li Shufu tra gli azionisti Daimler e l'avvio di una serie di iniziative congiunte come la produzione di auto elettriche in Cina e la costituzione di una joint venture paritetica per il marchio Smart.
L'indizio bancario. Per ora le indiscrezioni non hanno ricevuto conferme dalle parti in causa ma recentemente è emerso un possibile indizio sulle manovre dei cinesi. Secondo quanto rivelato a metà novembre dalla stessa Daimler in un avviso regolamentare, il colosso finanziario Hsbc ha superato la soglia del 5% del capitale arrivando a detenere il 5,23% sia direttamente che attraverso derivati come gli equity swap. Si tratta della stessa banca che, nella veste di intermediario, ha aiutato la Baic ad acquistare il primo 5% tra la primavera e l'estate scorsa.
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