Allo studio lo sbarco in Nord America
Il marchio Cupra è destinato a fare il suo ingresso in Nord America. La novità è arrivata direttamente dai vertici della Seat durante la tradizionale conferenza stampa sul bilancio annuale: "Cupra sta attualmente analizzando l'ingresso in Nord America. Sta testando il marchio con potenziali clienti e i risultati finora sono promettenti e positivi". I tempi non sono comunque stretti. Nel corso di una tavola rotonda, il numero uno Wayne Griffiths ha precisato che lo sbarco negli Stati Uniti e in Canada riguarderà il segmento delle elettriche e pertanto saranno necessari dei passaggi propedeutici: un’adeguata gamma di Bev e - ancor prima - il rafforzamento della presenza sui mercati europei.
Marchio globale. Il marchio spagnolo, nato appena cinque anni fa, è comunque già nel pieno di un processo di "globalizzazione" che ha, per esempio, visto l'ingresso in Australia e in alcuni mercati sudamericani. Un’altro importante tassello delle strategie di crescita della Cupra include un progressivo ampliamento della gamma, con il lancio nel 2024 di Tavascan e Terramar e, nel 2025, della UrbanRebel, la piccola elettrica che sarà prodotta a Martorell all'interno di un progetto esplicitamente affidato dalla Seat dalla casa madre Volkswagen, la produzione di Small Bev. "Siamo all'inizio di un anno cruciale nella storia di Seat. Se il 2022 è stato l'inizio della nostra trasformazione, il 2023 sarà l'anno della sua accelerazione. Abbiamo costruito Martorell 30 anni fa per creare una nuova era di crescita per Seat. Ora siamo in una seconda era: la prossima grande pietra miliare nella storia di questa azienda", ha detto Griffiths.
Gli investimenti. Il dirigente inglese ha ricordato i 3 miliardi di euro di investimenti stanziati per le strategie di elettrificazione e la trasformazione dell'impianto catalano in un hub per la produzione di elettriche, tra cui la stessa UrbanRebel e le sue gemelle Volkswagen entro il 2025. Nel quadro del piano "Future: Fast Forward" da 10 miliardi di euro di investimenti, il gruppo tedesco si è posto l'obiettivo di produrre tre milioni di Bev a Martorell e Pamplona tra il 2025 e il 2030. La Seat, inoltre, sta lavorando per realizzare un impianto di assemblaggio di pacchi batteria nel complesso alle porte di Barcellona e un polo di economia circolare in uno dei suoi siti nel capoluogo catalano e per ottenere l’assegnazione di una seconda piattaforma di veicoli che riesca a sostenere l'obiettivo di sfornare 500 mila elettriche all'anno.
Il turnaround. Questo vale per il futuro. Quanto al passato, la Seat ha ormai completato il suo piano di turnaround proprio grazie al contributo della Cupra. L'anno scorso, la Casa spagnola è tornata alla crescita e agli utili nonostante la carenza di semiconduttori abbia penalizzato la produzione per diversi mesi (a Martorell i volumi sono scesi del 4,8% a 367 mila unità) e in particolare il brand Seat (-41% le consegne annuali del marchio). Per quanto le vendite totali siano risultate in calo del 4%, il fatturato è cresciuto del 14% a 10,5 miliardi in scia al miglioramento del mix di prezzo legato al crescente peso dei modelli Cupra sui volumi totali: i ricavi medi per veicolo sono saliti del 18% a 19.920. Inoltre, l'Ebitda è migliorato da 278 milioni a 798 milioni, mentre il risultato operativo è passato da una perdita di 371 milioni a un utile di 179 milioni (margine all'1,7%) e quello netto da un rosso di 256 milioni a un nero di 68 milioni. Infine, i flussi di cassa sono cresciuti da 378 milioni a 625, nonostante gli 880 milioni di euro impegnati su immobilizzazioni e spese R&S.
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