È arrivato a conclusione uno dei filoni giudiziari di natura penale legato al Dieselgate. I giudici del tribunale regionale di Monaco di Baviera, infatti, hanno emesso la sentenza definitiva nel processo per frode a carico di Rupert Stadler. L'ex numero uno dell'Audi, arrestato nel giugno del 2018 e sotto processo dal settembre del 2020, si è sempre dichiarato innocente, ma lo scorso mese ha ammesso la sua colpevolezza nel quadro di un accordo di patteggiamento raggiunto dai legali con i pubblici ministeri.
La sentenza. Ora, nel confermare l'intesa, il tribunale ha posto fine al procedimento giudiziario, condannando l'ex manager a una pena detentiva di un anno e nove mesi, sospesa con la condizionale, e al pagamento di una multa di 1,1 milioni di euro. Stadler, che ha già trascorso quattro mesi ai domiciliari, è stato il primo ex dirigente di primo piano del gruppo Volkswagen a finire alla sbarra ed è anche il primo tra gli ex membri del consiglio di gestione a subire una condanna per il coinvolgimento nello scandalo dei dispositivi illegali per la manipolazione dei sistemi anti-inquinamento. Anche altri imputati, tra cui l'ex responsabile dei programmi di sviluppo dei motori, Wolfgang Hatz, sono stati condannati dopo aver ammesso le proprie responsabilità e hanno anche ottenuto la sospensione della pena. Il processo contro Martin Winterkorn, invece, è stato rinviato a causa delle precarie condizioni di salute dell'ex amministratore delegato del gruppo Volkswagen.
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