Una nuova alleanza entra nel gioco delle batterie allo stato solido. E viene dalla Cina. Changan, quinto produttore auto cinese e artefice, tra gli altri, dell’elettrica supereconomica Lumin, e Ganfeng Lithium, il maggior produttore di litio del Regno di Mezzo, hanno unito le forze per rendere reale, efficiente e competitiva questa nuova generazione di batterie che, sulla carta, ha tanto da portare al mondo delle vetture.
Produzioine e nuovi materiali. L'obiettivo, come spiegato dal Ceo di Ganfeng, Li Liangbin, è di costruire una base di ricerca, sviluppo e produzione di livello internazionale per le batterie allo stato solido, così da promuovere una più rapida industrializzazione di questa tecnologia. Le due aziende poi coopereranno anche in settori come l’estrazione e lavorazione del litio (in cui la Cina è terza dopo Australia e Cile), lo studio di nuovi materiali per le batterie e del riciclaggio degli accumulatori usati.
Tanti vantaggi. Viste le forze in campo, la sfida della nuova alleanza è altamente strategica. Changan stessa conta più di 1.200 persone occupate nella ricerca e sviluppo delle batterie, ma da Nio a Toyota passando per Nissan e Stellantis, un po’ tutte le Case sono della partita. Rispetto al litio, i vantaggi promessi dagli accumulatori allo stato solido sono parecchi: possono resistere alle basse e alle alte temperature e quindi lavorare bene in condizioni estreme, ma anche permettere ricariche rapide senza temere surriscaldamenti. In più, la densità di energia sarà più elevata, garantendo maggiore autonomia a parità di peso. Da ultimo, le batterie allo stato solido non contengono liquidi che potrebbero fuoriuscire e possono adottare forme differenti, adattandosi quindi ai diversi pianali delle vetture o permetterne di svillupparne di nuovi oggi "impossibili".
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