“La nuova Classe G sarà anche elettrificata”: lo ha detto l’ad di Daimler, Dieter Zetsche, nel corso della presentazione di quella che, a tutti gli effetti, può essere considerata la seconda generazione della leggendaria fuoristrada tedesca.
Cambiare senza farlo vedere. Presentata nel 1979 nella sua versione originale, torna sotto i riflettori all’edizione 2018 del Salone di Detroit. Con una formula che ha pochi precedenti non solo a Stoccarda, ma nell’intero panorama automobilistico. Per rinnovare un modello che è sul mercato da 39 anni, ma che continua a migliorare i suoi record di vendita anno dopo anno (l’ultimo, per l’appunto è del 2017: 22 mila le unità vendute in tutto il mondo), è stata scelta una formula “storicistica”. Che ne ha preservato in toto (o quasi) la fisionomia e la vocazione fuoristradistica senza compromessi, arrivando d’altro canto a stravolgere i contenuti in termini di assistenza alla guida, interni e interfaccia utente. E che, stando a quanto promesso dal numero uno del gruppo tedesco si accinge a portare importanti novità anche sotto il cofano.
L’immancabile V8. All’evento organizzato dalla Casa alla vigilia della manifestazione, erano presenti due esemplari della sola G 500, la versione con il 4.0 V8 biturbo da 422 CV (“gradino” di potenza riservato a questo modello, su cui aveva debuttato con la recente speciale G 500 4x4²), ma a quanto pare le idee sugli sviluppi, anche quelli inediti, della gamma sono già chiare.
La scenetta Zetsche-Schwarzenegger. “Abbiamo già messo nero su bianco la nostra intenzione di avere una variante elettrificata di ciascun modello”, ha risposto Zetsche a una domanda di Arnold Schwarzenegger, ospite d’onore della serata e suo complice sul palco, “e la Classe G non farà eccezione”. Una notizia non scontata, per un modello che esibisce come un vanto la sua venerabile costruzione a telaio e carrozzeria separati, ma che necessita di superare il termico puro per rientrare nei limiti d’emissione.
“G” come guarda avanti. Elettrico, ibrido plug-in o mild che sia (e in quest’ultimo caso si potrebbe aprire la porta a un altro inedito clamoroso: quello dei nuovi sei cilindri in linea), un fatto è chiaro: a Stoccarda la Geländewagen, la fuoristrada per antonomasia, è ancora al centro delle attenzioni. E della pianificazione strategica di lungo termine. Cento di questi giorni, mito.
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