Per quindici generazioni e 67 anni la Toyota Crown non è entrata nel cuore dei clienti europei, ma per la Toyota è una istituzione ed è diventata una sorta di sub-brand fedele alle berline di lusso assimilabili al nostro segmento E. Con la sedicesima serie, la Casa giapponese ha deciso di cambiare tutto: stile, contenuti, target e mercati. Sarà infatti un modello globale che dovrebbe arrivare anche nel Vecchio continente, almeno in alcune delle sue nuove declinazioni.
Berlina, due Suv e una crossover. La Toyota ha svelato la Crown, ma in realtà ne ha anticipato una delle quattro varianti: da qui al 2024 saranno infatti proposte in rapida successione la Crown sedan, erede naturale del modello uscente e curiosamente simile alla Mirai nel taglio della coda, la Crown Estate con forme da Suv sportiva, la Sport a ruote alte e più compatta e, infine, la Crown Crossover, che è la prima a essere svelata nel dettaglio e che mischia gli elementi di tutte le altre rinunciando però al portellone. L'identità è tale da aver piazzato il logo Crown al posto di quello Toyota nel frontale, anche se ufficialmente non si tratta di un marchio separato, mentre il design è coerente con l'evoluzione/rivoluzione che la Casa sta attuando a tutti i livelli.
La Full Hybrid da 236 CV e la nuova Hybrid Max da 340 CV. La base meccanica è quella nota della piattaforma Tnga-K e quindi è esclusa a priori la disponibilità di una variante puramente elettrica. A disposizione dei clienti, almeno per gli Stati Uniti, sono previsti due ibridi con trazione integrale E-Four: il noto 2.5 aspirato Full Hybrid da 236 CV con cambio Cvt e il nuovo Hybrid Max con il 2.4 turbo benzina da 340 CV con cambio automatico doppia frizione sei marce e sospensioni adattive di serie.
Tutto per essere originale. Le dimensioni sono abbondanti e la vettura misura quasi 5 metri, mentre la fiancata della crossover è dominata dai cerchi da 21". A stupire sulla versione top di gamma Platinum è il trattamento delle superfici: la plastica grezza è prevista per passaruota, minigonne e sezioni inferiori dei paraurti, ma il nero lucido a contrasto decora il centro dei paraurti e della coda, il tetto e persino il cofano. Gli interni propongono un design piuttosto lineare con strumentazione ed infotainment gestiti da schermi da 12,3", mentre le finiture sono di tessuto o pelle in base agli allestimenti, con un approccio piuttosto classico che non raggiunge l'opulenza delle cugine Lexus.
Una vecchia conoscenza negli Stati Uniti. Una curiosità per chiudere: la Crown è stata commercializzata sul mercato americano dal 1958 al 1972, ma non ha mai raggiunto l'Europa (se non in pochi Paesi di piccole dimensioni). I clienti di tutto il mondo hanno in realtà potuto apprezzare il comfort e la qualità della berlina solo grazie alla cugina Lexus GS, proposta sui principali mercati internazionali.
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