“La nostra seconda vettura, l’ammiraglia, che arriverà nel 2026, si chiamerà Gamma”. Lo ha detto il ceo della Lancia, Luca Napolitano, nella conferenza stampa di presentazione della concept Pu+Ra HPE, a Milano, al Museo della Scienza e della Tecnologia. Del secondo modello in arrivo, dopo la Ypsilon, si sapevano diverse cose, ma non era mai stato rivelato prima il nome.
Carrozzeria Sportback. Luca Napolitano ne ha definito l’aspetto usando l’espressione “sportback”, che allude a una carrozzeria a cinque porte, ma con un lunotto molto inclinato e sportiveggiante, integrato nel portellone. Un tipo di carrozzeria che, alto o basso che sia, in qualche modo potrebbe richiamare quella della Gamma prodotta nella seconda metà degli anni Settanta. Il ceo ha aggiunto che sarà “elegante e molto innovativa. Pura e radicale fuori, bellissima dentro”.
Ammiraglia “compatta”. La nuova Gamma sarà lunga quasi 4,70 metri, una taglia relativamente contenuta, ma viene indicata come ammiraglia perché nel piano prodotti decennale sviluppato a Torino costituirà il modello più grande e di maggior prestigio. Le sue dimensioni suggeriscono che l’architettura di base possa essere la Stla Medium, la quale sarà ospitata in tre stabilimenti Stellantis: Sochaux, Eisenach e Melfi. In quale dei tre verrà allestita la Gamma non è ancora stabilito ufficialmente, benché sarebbe abbastanza naturale che prendesse vita nell’impianto italiano.
Nel mirino 700 km di autonomia. Stla Medium vuol anche dire propulsione elettrica. In realtà sappiamo che questa architettura nasce, sì, primariamente intesa per le zero emissioni ma è tecnicamente in grado di supportare anche motorizzazioni a combustione. Tuttavia, la Lancia ha da tempo annunciato che la sua scelta commerciale, a partire dai prodotti nuovi dal 2026 in avanti, prevederà l’alimentazione “battery only”. Il target di percorrenza annunciato è di circa 700 chilometri nel ciclo Wltp.
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